CONAI risponde alla diffida di POLIECO
Il consorzio nazionale ha contro-diffidato POLIECO ad interrompere la condotta lesiva della propria reputazione, ricordando che la sentenza di Appello non è interpretabile
CONAI ha ricevuto un atto di diffida da parte del Consorzio POLIECO in merito all’ipotetica errata interpretazione e alla non corretta pubblicità della pronuncia giurisprudenziale della Corte di Appello di Roma n. 474/2019 in ordine alla natura di imballaggi di particolari beni non rientranti, secondo il diffidante, “nella sfera di competenza del Sistema CONAI, nonché alla conseguente presunta induzione in errore delle aziende produttrici ed utilizzatrici di detti beni”. Lo si apprende dal sito Conai.
CONAI aveva già rilevato, con pubblicazione sul proprio sito internet, che la sentenza di secondo grado “non è interpretabile ai sensi di quanto sostenuto dal Consorzio POLIECO, in quanto si fonda su gravi errori di diritto con riferimento ai quali CONAI si riserva di ricorrere in Cassazione”. CONAI ha dunque contro-diffidato POLIECO “ad interrompere tale condotta lesiva della propria reputazione, richiedendo il ritiro dell’atto stragiudiziale, dandone comunicazione immediata, nonché di render note, con il medesimo risalto con cui erano state pubblicate diverse notizie sul tema, tutte le altre decisioni giurisprudenziali inerenti all’accertamento della nozione di imballaggio che hanno visto POLIECO soccombente. Ciò anche al fine di dipanare qualsivoglia dubbio in capo ai consorziati produttori di imballaggi in materiale plastico”.
CONAI, inoltre, si è riservato ogni opportuna azione a tutela della propria immagine in ogni sede competente.