Differenziata, il Veneto a quota 63,6%
Ben 455 comuni su 581 hanno superato i parametri comunitari del 65%
Nel 2013 la raccolta differenziata ha raggiunto in Veneto il 63%, con ben 455 comuni su 581 che hanno superato i parametri comunitari del 65%. “La soluzione vincente - ha spiegato il capodipartimento regionale dell'ambiente, Alessandro Benassi - è la raccolta porta a porta; i principali problemi si registrano dove ci sono poca densità abitativa, grossi flussi turistici o nelle grandi città”.
Un sistema che è stato adottato in 476 comuni su 581, pari al 68% della popolazione, garantendo una raccolta differenziata del 71%. “Lo scorso anno - ha sottolineato il direttore generale di Arpav, Carlo Emanuele Pepe - Ispra ha presentato il Veneto come la prima regione d'Italia, per cui il risultato è comprovato”. Obiettivo, verso il 2020, è quello di raggiungere il 70%, con un uso veramente residuale della discarica, che garantisca l'equilibrio tra impianti e rifiuti raccolti.
“È evidente - ha commentato l'assessore veneto all'ambiente, Maurizio Conte - che i risultati dimostrano il lavoro fatto e sono in linea con gli obiettivi del nuovo piano, che la prossima settimana sarà in audizione in settima commissione, che spero arriverà a breve in aula e che guarda alla riduzione dei rifiuti urbani, a favorire prioritariamente il recupero delle materie, a incentivare il recupero energetico e a minimizzare il ricorso alle discariche, molte delle quali sono già state chiuse negli ultimi anni, prevedendo anche un'azione di bonifica dei siti in passato destinati a tal fine. Inoltre, il piano intende mettere in rete il sistema del rifiuto urbano e quello dei rifiuti speciali”.
Conte ha concluso sottolineando alcuni dati del 2013 rispetto al 2010: la riduzione dell'8% dei rifiuti urbani, del ricorso alle discariche del 53% e l'aumento di recupero di materia del 5,3% (con un ulteriore 10% per quanto riguarda il rifiuto secco.