Emilia-Romagna, alcuni sindaci propongono un piano alternativo dei rifiuti che superi gli inceneritori
Il progetto porta la firma dell'assessore all'Ambiente del Comune di Forlì, Alberto Bellini, ed è sostenuto dal sindaco di Forlì Roberto Balzani, di Parma Federico Pizzarotti e di Coriano, nel riminese, Domenica Spinelli
Il piano per la raccolta dei rifiuti della Regione guidata da Vasco Errani è “miope” e non tiene conto dei vantaggi, anche economici, che potrebbero arrivare dal graduale superamento degli inceneritori. A sostenerlo non sono esponenti dell'opposizione in aula, ma un gruppo di sindaci dell'Emilia-Romagna, rappresentanti del Pd, del Movimento 5 Stelle e di una lista civica, che hanno presentato a Bologna un piano alternativo. Il progetto porta la firma dell'assessore all'Ambiente del Comune di Forlì, Alberto Bellini, ed è sostenuto dal sindaco di Forlì Roberto Balzani, di Parma Federico Pizzarotti e di Coriano, nel riminese, Domenica Spinelli.
In sostanza nel progetto, che verrà presentato alla giunta regionale, si propongono due scenari alternativi: il primo prevede il mantenimento di soli tre incentivi; il secondo “salva” quattro inceneritori (uno tra le province di Parma e Piacenza, uno a Bologna, uno a Modena e uno tra Forlì, Rimini e Ferrara); al tempo stesso si chiede di investire maggiormente nella diffusione della raccolta differenziata, ancora troppo carente tra i comuni emiliano-romagnoli.
Il piano regionale attuale, secondo Pizzarotti, è “miope” e troppo poco coraggioso nel scegliere di chiudere gli impianti di incenerimento. “Rispetto alle proposte alternative concrete anche dal punto di vista economico - ha chiesto il sindaco di Parma - è indispensabile essere ascoltati e coagulare tantissimi sindaci, che sono contro il mantenimento degli impianti di incenerimento. Penso che si possa fare un lavoro con l'aiuto di tutti”. Questo “è un momento di svolta, in cui essere da esempio per l'Italia, dove ci sono delle Regioni che hanno ancora dei primati negativi di raccolta differenziata e riciclo”.
Alla Regione i sindaci propongono un impianto “molto più ambizioso" di legge regionale attuale. “Servirà ovviamente un bilanciamento iniziale nella regione - ha aggiunto il sindaco di Parma -, gli impianti sono tanti però potremmo chiuderne e migliorare la qualità dell'aria a livello generale. Dobbiamo riuscire ad avere una visione di lungo termine”.