End of waste carta, il regolamento pubblicato in Gazzetta ufficiale
Entrerà in vigore il 24 febbraio prossimo. Definisce gli ambiti di applicazione, i criteri di cessazione e gli obiettivi
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 33 del 9 febbraio 2021 è stato pubblicato il “Regolamento recante disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto da carta e cartone, ai sensi dell’art. 184 ter, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152”.
Il decreto, firmato dal Ministro dell’Ambiente lo scorso mese di settembre, entrerà in vigore dal 24 febbraio 2021. Il regolamento prevede sette articoli che definiscono gli ambiti di applicazione, i criteri ai fini della cessazione della qualifica di rifiuto e gli scopi specifici di utilizzabilità; sono altresì previsti tre allegati. Il primo allegato si divide in tre punti riguardanti rispettivamente: a) criteri di qualità che carta e cartone recuperati devono possedere, riportati nella tabella seguente; b) codici EER ammessi; c) verifiche sulla carta e cartone recuperati. Il secondo allegato individua gli scopi specifici per cui sono utilizzabili la carta e cartone recuperati. Il terzo allegato riporta il modello della dichiarazione di conformità (DDC) redatta sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che reca l’anagrafica del produttore e le dichiarazioni del produttore sulle caratteristiche della carta e cartone recuperati.
Le reazioni
“Il ministero dell’Ambiente ha pubblicato il decreto che stabilisce i criteri specifici rispetto ai quali i rifiuti di carta e cartone cessano di essere qualificati come tali in base al Testo Unico dell’Ambiente. Con questo atto si apre un nuovo capitolo per il riciclo della carta. Il decreto rappresenta un importante provvedimento, fortemente voluto dal Ministro dell'Ambiente Sergio Costa, che andrà a definire una delle filiere più presenti sul mercato e nella nostra quotidianità”. Così la senatrice M5S Emma Pavanelli, membro della commissione ambiente di Palazzo Madama. Una strada, quella del riciclo, che dovrà presto coinvolgere anche il settore del tessile che, ricordo, dopo il petrolio rappresenta la seconda causa di inquinamento del nostro pianeta”.