L’energia che abbatte la crescita. Pro-Gest annuncia la sospensione delle attività di sei cartiere
Il Gruppo della famiglia Zago ha fatto sapere che la carta, venduta a circa 680 euro a tonnellata, richiede oggi circa 750 euro di soli costi energetici
Pro-Gest, il più importante gruppo cartario italiano, annuncia che la produzione delle sei cartiere del Gruppo attive in Italia sarà sospesa a causa dell’ulteriore aumento dei prezzi del gas naturale. A seguito della rapida escalation delle quotazioni del metano, ora ai massimi storici, Pro-Gest invoca la forza maggiore e decide di interrompere temporaneamente la produzione di tutte e nove le macchine continue di carte per ondulatore e tissue.
Una decisione dettata dal realismo
Accanto ai rincari energetici, la situazione dei prezzi delle materie prime, ancora in crescita, e l’aumento del costo dei trasporti impediscono infatti di mantenere il costo della produzione entro i limiti consentiti dal mantenimento dell’equilibrio finanziario complessivo. Si tratta di una decisione presa con enorme rammarico dal Gruppo di proprietà della famiglia Zago, in queste ore totalmente impegnata a cercare una soluzione nel minor tempo possibile e salvaguardare la solidità e stabilità del Gruppo, e per questo costretta a una decisione immediata con grande senso di realismo. La carta, venduta a circa 680 euro a tonnellata, richiede oggi infatti circa 750 euro di soli costi energetici, al netto degli importanti investimenti effettuati dal Gruppo negli ultimi anni che consentono a Pro-Gest di avere un parco macchine all’avanguardia e stabilimenti allo stato dell’arte.
Zago: siamo messi fuori mercato
“È un momento di straordinaria e drammatica criticità, che vogliamo superare quanto prima. Stiamo monitorando da vicino la situazione della guerra e siamo profondamente addolorati per il popolo ucraino, auspicando una soluzione immediata del conflitto armato. Anche a causa di queste gravi tensioni, il prezzo del gas naturale oggi è di oltre dieci volte superiore rispetto a dodici mesi fa ed è triplicato in poco più di una settimana. Ci auguriamo sinceramente di poter riprendere la produzione non appena le condizioni lo consentiranno e chiediamo alle istituzioni di intervenire per salvaguardare interi comparti produttivi, messi oggi fuori mercato da un aumento incontrollato dei costi”, afferma Francesco Zago, AD del Gruppo Pro-Gest. Per il momento nessuna sospensione riguarderà invece gli impianti del Gruppo destinati alla produzione degli imballaggi.