Eureka. Arriva il filamento che valorizza il riciclo
Dalla collaborazione di Filoalfa con Tetra Pak® è nato Alfapak 3D: il filamento per la stampa 3d ottenuto dal riciclo della frazione plastica/alluminio dei cartoni per bevande
Un’azienda storica nel panorama italiano nello sviluppo di tecnopolimeri per lo stampaggio ad iniezione, Maip Compounding, sviluppa da anni formulazioni sempre più ecologiche per i suoi filamenti, impegnandosi nella riduzione degli sprechi. Seguendo questo grande obiettivo è nato Alfapak 3D, il filamento per la stampa 3D ricavato dal riciclo della frazione plastica/alluminio dei cartoni per bevande provenienti dalla raccolta differenziata e realizzato grazie alla collaborazione con Tetra Pak®.
La necessità di riciclare
Uno studio della World Bank ha previsto che i rifiuti a livello globale aumenteranno del 70% entro il 2050, è quindi necessario creare circolarità nell'economia trasformando i rifiuti in nuove risorse. Con questo obiettivo, da anni Tetra Pak® ha avviato collaborazioni trasversali con realtà imprenditoriali attente alla sostenibilità ambientale e allo sviluppo di un’economia circolare, tra cui appunto Filoalfa, leader in Italia nella produzione di filamenti per la stampa 3D e che da anni sostiene la strategia delle 3R nella gestione dei rifiuti: Ridurre, Riusare, Riciclare. Da questa partnership è nato Alfapak 3D: un filamento ottenuto da polimeri riciclati derivati dai cartoni per bevande che in questo modo acquisiscono una nuova vita.
Il processo di produzione
Derivato dalle componenti non fibrose dei cartoni per bevande, Alfapak 3D dà una seconda vita alla frazione di plastica ed alluminio presente in questa tipologia di confezione. Tutto parte da una corretta raccolta differenziata. I cartoni per bevande, cioè le confezioni a base cellulosica per latte, succhi, vino ed altri alimenti, raccolti dai cittadini in maniera differenziata vengono poi selezionati ed inviati in cartiera per il riciclo. Qui il processo prevede la separazione delle componenti in polietilene ed alluminio dalle fibre di cellulosa, che vengono così utilizzate per produrre nuova carta, mentre la frazione di polietilene e alluminio viene trasferita a specifici riciclatori di plastica che trasformano questa frazione in una nuova preziosa materia prima. Questa nuova materia prima arriva così negli stabilimenti Maip Compounding, dove viene trasformata, con una formula proprietaria innovativa, in un filamento per la stampa 3D dalle prestazioni tecniche avanzate, grazie anche all’aggiunta di fibra di carbonio. Questo filamento è quindi un esempio di valorizzazione dei materiali riciclati che segna l’inizio di una nuova era nel panorama della stampa 3D FFF.