Expo2015: nei ristoranti di Eataly solo stoviglie usa e getta in Mater-bi
Dopo le Olimpiadi di Londra 2012, un altro grande evento potrà ridurre il proprio impatto ambientale grazie all'utilizzo della bioplastica italiana di Novamont
Eataly, il primo operatore della ristorazione italiana di alta qualità a scegliere il Mater-Bi, la bioplastica biodegradabile e compostabile di Novamont, adotterà le stoviglie monouso in Mater-Bi in tutti i ristoranti che gestirà presso Expo2015, per complessivamente 10 milioni di pezzi. Il colosso creato da Oscar Farinetti conferma non solo la sua vocazione verso la sostenibilità ambientale, ma anche il suo sostegno al progetto strategico di Novamont in direzione della creazione del modello “zero rifiuto organico in discarica”: partire da materie prime rinnovabili (locali e non food) con cui ideare e produrre manufatti interamente realizzati in Italia che a fine vita si trasformeranno in fertile compost.
Approvate per il contatto con gli alimenti, con un contenuto di materia prima rinnovabile che arriva all'80%, compostabilità conforme allo standard internazionale EN13432, assenza di odore, eccellenti caratteristiche meccaniche e termoresistenza che in alcuni gradi arriva fino a 110°, le stoviglie con cui verranno serviti i pasti nei ristoranti Eataly di Expo2015 potranno essere raccolte con i rifiuti di cucina e avviati al compostaggio per abbattere significativamente l'impatto ambientale dell'evento attraverso la riduzione della produzione di rifiuti indifferenziati e dell'emissione di gas a effetto serra.
“È con grande soddisfazione - sottolinea Alessandro Ferlito, direttore commerciale Novamont - che annunciamo che la partnership tra Novamont e Eataly si rinnova all'interno di un contesto come quello di EXPO2015, che per dimensioni, durata e numero di visitatori rappresenterà un importante caso dimostrativo e una conferma di come l'utilizzo di stoviglie usa e getta biodegradabili e compostabili possa realmente fare la differenza ed incidere profondamente sulla raccolta differenziata, e più in generale sull'impatto ambientale, di eventi di grandi dimensioni”.