Federambiente, stop ai rifiuti con potere calorifico in discarica? Sì, ma con gradualità
Il provvedimento rischia di essere devastante per tutte quelle realtà italiane che hanno avuto finora necessità di smaltire i rifiuti in discarica e potrebbero trovarsi, in poche ore, nella condizione di non poter provvedere a forme diverse di smaltimento
“La mancata proroga per il conferimento in discarica di rifiuti contenenti potere calorifico (con PCI superiore a 13.000 kj/kg) - da destinare quindi al recupero d’energia - muove nella direzione disposta dalla gerarchia comunitaria dei rifiuti, ordinata sul binomio recupero di materia/recupero d’energia, finalizzata proprio a minimizzare il ricorso alla discarica”. Lo si legge in un comunicato di Federambiente.
“Da anni l’Italia concede proroghe, ma non è ancora riuscita a distogliere dalla discarica quasi la metà dei rifiuti prodotti ogni anno. La scelta del governo è dunque coerente”. “Tuttavia - prosegue la nota - occorre considerare l’impatto immediato, che rischia di essere devastante per tutte quelle realtà italiane del Nord e del Sud che hanno avuto finora necessità di smaltire i rifiuti in discarica e che potrebbero trovarsi, in poche ore, nella condizione di non poter provvedere a forme diverse di smaltimento. Per di più resterebbe in campo la contraddizione per cui la discarica potrebbe essere usata soltanto per rifiuti non trattati. In tal modo si manterrebbe questa forma di smaltimento che invece a regime dev’essere superata”.
Federambiente sollecita un tempestivo provvedimento che gradualizzi l’efficacia di quanto ora disposto in modo da cogliere il risultato desiderato senza contraccolpi che potrebbero causare gravissime difficoltà in larga parte del Paese. Ciò in un quadro d’efficace pianificazione per un assetto finalmente normale della gestione dei rifiuti in Italia.