I giovani eco designer trionfano a Legnodingegno
In Fondazione Catella, a Milano, proclamati i vincitori del Concorso internazionale promosso da Rilegno e dedicato alla sostenibilità e al design
Gemini, un originale ed elegante portabottiglie ricavato dalle doghe in legno di rovere francese delle barrique, le piccole botti in cui invecchiano i vini più pregiati. E’ questo il progetto vincitore del Concorso Legnodingegno, promosso da Rilegno con lo scopo di valorizzare e promuovere l’utilizzo di legno e sughero riciclato o recuperato, nel design e nell’arredo. A presentarlo è stato Mattia Talarico, giovane designer venticinquenne di San Giovanni in Persiceto (BO) che si aggiudica il primo premio da 10mila Euro e anche il riconoscimento della Giuria ‘Green’ e uno stage presso l’azienda Riva 1920.
Al secondo posto la proposta ideata da Alberto Maria Spingor, giovane architetto di Torino: lo Smart Pod è un elemento realizzato con materiale ligneo di scarto, da porre all’ingresso della casa in cui raccogliere i cellulari quando si entra in uno spazio di convivialità in cui sarebbero di disturbo e che allo stesso tempo ricarica i telefoni attraverso un alimentatore a induzione universale.
Sul podio anche la lampada-proiettore in sughero e legno WU-DI presentata da Luca Gennari, studente ventiduenne di Brescia, e Henry, una sobria parete attrezzata in legno a vista dalla quale si ricavano facilmente due comodi posti per conversare, bere o mangiare insieme, pensata da Luca Zenorini di Laives (BZ), altro studente 24enne.
Originalità del progetto, riproducibilità su scala industriale, compatibilità ambientale per caratteristiche e processi di lavorazione, fattibilità economica e tecnologica del progetto stesso, sono i criteri utilizzati dalle giurie per la scelta dei vincitori.
Il Concorso ha visto un’ampia partecipazione, soprattutto di giovani, con 326 progetti arrivati al tavolo della giuria di qualità, composta da Livia Pomodoro, Presidente del Milan Center for Food Law and Policy nonché Presidente entrante dell’Accademia di Brera, Alida Catella, fondatrice e AD di Coima Image, Luisa Collina, Preside della Scuola del Design del Politecnico di Milano - rappresentata dal professor Mariano Chernicoff - , Maurizio Riva, titolare e designer di Riva 1920, Antonio Romano, Presidente di Inarea e Nicola Semeraro, Presidente di Rilegno.
Inoltre, una Giuria ‘Green’ composta da studenti del Politecnico di Milano, dell’Accademia di Brera e del Polo Formativo di FederlegnoArredo ha giudicato i progetti presentati dai giovani under 28 e ha realizzato alcuni prototipi delle proposte ricevute, messi in mostra durante l’evento di premiazione.
“Riutilizzare il legno, materia naturale e affascinante, genera risultati concreti e al tempo stesso poetici. Il legno – ha dichiarato Nicola Semeraro, Presidente del Consorzio Rilegno – è pregiato, sempre, e anche dopo il primo ciclo di utilizzo ritorna a nuova vita attraverso la creatività, la manualità e la professionalità dell’uomo. Proprio per valorizzare il riuso del legno soprattutto tra i giovani abbiamo ideato questo concorso, giunto alla quarta edizione. E questo evento vuole essere un’occasione importante per far meglio conoscere Rilegno che, con oltre un milione e 500 mila tonnellate di legno avviato al riciclo ogni anno, rappresenta un’eccellenza italiana di un’economia davvero circolare”.
La premiazione si è tenuta presso la Fondazione Riccardo Catella a Milano nel corso della serata evento “Rilegno tra sostenibilità e design” in cui il Presidente di Rilegno, Nicola Semeraro, e il Presidente di FederlegnoArredo, Emanuele Orsini, si sono confrontati sui temi connessi all’economia circolare e alla sostenibilità con Simona Bonafè della Commissione ENVI al Parlamento Europeo, Roger De Menech della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, Mariano Chernicoff, docente di wood design al Politecnico di Milano, coordinati da Elisabetta Soglio del Corriere della Sera.
La serata è stata accompagnata dalle note della Banda Rulli Frulli di Finale Emilia, composta da ragazzi di tutte le età che suonano strumenti realizzati da loro stessi con materiali di recupero.