Guida di Ecodom e Cittadinanzattiva per spiegare il corretto riciclo dei Raee
L’opuscolo sarà distribuito in tutte le regioni italiane per informare i cittadini sul giusto modo di smaltirli
Per fronteggiare il problema dei rifiuti ingombranti e da apparecchiature elettriche ed elettroniche e spiegare ai cittadini più in generale cosa sono i RAEE e quale sia il modo migliore per smaltirli, Ecodom (il principale Consorzio operante in Italia nella gestione dei RAEE) e Cittadinanzattiva hanno realizzato una guida dal titolo: “Rifiuti elettrici ed elettronici: come fare?”, che sarà distribuita in 10.000 copie presso tutte le sedi di Cittadinanzattiva (una per regione) e sarà disponibile on line, tramite i social network e i siti www.cittadinanzattiva.it e www.ecodom.it.
“Questa iniziativa ha una valenza educativa molto importante - commenta Giorgio Arienti, Direttore Generale di Ecodom. - La quantità di RAEE che ogni cittadino italiano ‘produce’ (cioè butta via) ogni anno è impressionante: quasi 13 kg a testa, che in totale fanno circa 800.000 tonnellate all’anno. L’obiettivo di questa guida è spiegare per quali motivi i RAEE devono essere oggetto di una raccolta differenziata, esattamente come già facciamo per la plastica, la carta, il vetro … Da un lato, perché i RAEE contengono sostanze inquinanti che devono essere estratte con tecnologie appropriate e correttamente smaltite; dall’altro, perché questi rifiuti possono davvero rappresentare un’importante miniera di materie prime da riutilizzare: da quelle più comuni come il ferro, l’alluminio, la plastica, il rame, fino a quelle più preziose o strategiche, come l’oro, il palladio, il cobalto, la grafite. Ricavare queste materie prime dai RAEE, inoltre, richiede meno energia e ha un impatto ambientale inferiore rispetto all’estrazione delle stesse dalle miniere”.
Confrontando i dati pro-capite sui RAEE con la presenza e distribuzione dei centri di raccolta nelle varie regioni italiane, si evidenzia una situazione variegata. Ci sono realtà in cui, a parità di rapporto tra centri di raccolta e popolazione di riferimento, le performance di raccolta pro-capite sono diametralmente opposte.
“Nella gestione dei rifiuti, è la solita Italia a più velocità: vale per le tariffe come per i RAEE”, dichiara Tina Napoli, responsabile delle politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva. “Se da un lato c’è da esser fiduciosi in quanto in Italia nei primi nove mesi dell'anno sta continuando ad aumentare la raccolta differenziata dei RAEE - registrando un +14% - dall’altro c’è da preoccuparsi, e non poco, in quanto il trend nel 2015 peggiora in ben 58 province rispetto ai dati 2011. A far la differenza, la capacità degli amministratori di implementare nei territori politiche nazionali ed obiettivi europei, gli investimenti in infrastrutture dedicate, a partire da una più capillare presenza di specifici centri di raccolta, ma anche la capacità di fare rete tra i vari soggetti della filiera direttamente interessati - produttori, distributori, consorzi, etc. - con le amministrazioni pubbliche e la società civile organizzata”.