Hera inaugura a Bologna impianto di selezione rifiuti di carta e plastica
Investimento da 11 milioni di euro per la piattaforma di selezione dei rifiuti secchi da 100mila tonnellate/anno che tratterà la raccolta differenziata della città, destinata a rapida crescita. È dotato di una tecnologica unica in Italia, con lettura ottica e separatore balistico
Incrementare ulteriormente il recupero dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata in qualità e quantità, migliorando al contempo le condizioni di lavoro degli addetti alla selezione dei rifiuti. Sono questi gli obiettivi della nuova piattaforma di selezione rifiuti di Granarolo dell’Emilia di Akron, società controllata da Herambiente (Gruppo Hera).
L’impianto, completamente nuovo, grazie a una capacità autorizzata di 100.000 tonnellate/anno, costituisce l’infrastruttura indispensabile per consentire il trattamento della raccolta differenziata bolognese, destinata ad aumentare sensibilmente i propri volumi già nella seconda parte del 2014, grazie all’avvio dell’ambizioso progetto di Comune e Hera sul centro storico della città.
Il complesso industriale è realizzato su un’area di circa 13.000 m² e prevede nello specifico due linee di selezione rifiuti: una di trattamento plastica, multi-materiale e rifiuti cartacei e una specifica per i rifiuti cartacei. Al loro servizio sono presenti anche due linee di riduzione volumetrica (presse imballatrici) che potranno essere utilizzate anche per la riduzione volumetrica diretta dei rifiuti che richiedono solamente una controllo qualità prima della pressatura finale.
Una dotazione tecnologica con lettori ottici e separatore balistico - Grazie all’investimento di complessivi 11 milioni di euro, l’impianto di Granarolo presenta oggi un livello tecnologico assolutamente unico in Italia. Le linee sono per esempio dotate di lettura ottica dei materiali trattati. Grazie all’azione combinata di due differenti spettrometri che riconoscono i materiali in base a luce riflessa e caratteristiche cromatiche, lo smistamento avviene automaticamente, a una velocità 3 volte superiore rispetto alle linee con selezione classica. In questo modo è possibile avere una capacità di trattamento variabile dalle 8 alle 15 tonnellate ogni ora, in base al tipo di materiale. Questa tecnologia consente inoltre una grande precisione nella selezione delle migliori tipologie di rifiuti da destinare a recupero, dunque assicurando percentuali più alte di materiale effettivamente re-immesso nei cicli produttivi come materia prima seconda. Un altro importante beneficio di questa tecnologia risiede nel contributo che riesce a dare alla qualità del lavoro degli addetti, i quali, da un processo di selezione prevalentemente manuale, passeranno ad attività più mirate alla manutenzione degli strumenti e al controllo di qualità.
Molto importante anche la presenza del separatore balistico sulla linea “plastica e multi-materiale”. Si tratta di un enorme cilindro rotante dotato di fori, in grado di separare automaticamente i materiali in base alla loro densità e peso. La rotazione del cilindro impone infatti una forte accelerazione ai materiali da selezionare: i più leggeri percorrono una distanza minore, mentre quelli più pesanti seguono traiettorie più lunghe. Ogni tipologia, attraverso i fori del cilindro, è intercettata dalle bocche di diverse tramogge, tutte poste alla base di camere chiuse in cui il rifiuto viene raccolto.
Il nuovo impianto Akron chiude il rilevante piano di investimenti del Gruppo Hera per il potenziamento della filiera industriale a sostegno della raccolta differenziata in tutti i territori serviti dalla multiutility. Fra il 2011 e il 2014 sono state completamente rinnovate o costruite ex-novo altre 4 piattaforme di recupero del tutto simili a quella di Granarolo (Voltana (RA), Coriano (RN), Modena e Ferrara) e sono stati realizzati 2 innovativi biodigestori anaerobici, in grado di produrre energia elettrica e compost valorizzando la raccolta differenziata umida (Voltana (RA), Coriano (RN)), che si sono aggiunti a quello presente dal 2009 a San Carlo di Cesena, il primo del genere realizzato in Italia.