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Imballaggi di legno, in calo nel 2012 riciclo e produzione

where Cesena when Mar, 10/09/2013 who redazione

La crisi economica e dei consumi che colpisce il nostro Paese si ripercuote anche sulla filiera del riciclo. Lo dicono i dati di Rilegno

Luci e ombre nel 2012 per il settore degli imballaggi in legno, che si trova a fare i conti con il perdurare di una situazione di crisi economica e dei consumi che ha investito l’intero sistema produttivo del nostro Paese, e non solo. È quanto rileva Rilegno, il consorzio nazionale per la raccolta, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi di legno che nel 2012 ha gestito direttamente oltre 1 milione e 465 mila tonnellate di rifiuti legnosi in tutta Italia.
Il settore che risulta maggiormente colpito dalla crisi è quello degli imballaggi industriali e commerciali che risentono della contrazione degli scambi. Ecco perché il legno, rispetto ad altri materiali, ha registrato un risultato al ribasso, con un calo di 6,2 punti percentuali nell’immesso al consumo rispetto all’anno precedente. Di questi, 693 mila tonnellate sono rifiuti di imballaggio, ovvero pallet, cassette ortofrutticole e imballaggi industriali. Il dato risulta in forte calo rispetto alle performance registrate nel 2011 (-18% circa), a seguito della crisi dei consumi interni che continua ad avere ovvie ripercussioni anche sulla filiera del recupero.
In calo nel 2012 è stato anche il valore dell’immesso al consumo: gli imballaggi di legno circolanti sul territorio nazionale sono stati pari a 2 milioni 163 mila tonnellate (contro le 2 milioni 306 mila tonnellate del 2011).
Contestualmente, a valle della filiera, si registra una minore richiesta di rifiuto di legno post consumo da parte delle industrie trasformatrici (prevalentemente industrie che producono pannello truciolare), che non sono certo esenti dalle ripercussioni della crisi interna dei consumi, e vivono una ridimensionata richiesta di mobili sul mercato interno. 
In questo quadro generale, il lavoro di Rilegno resta comunque fondamentale. Se si considerano i rifiuti da imballaggi di legno, nel 2012 in Italia, grazie soprattutto all’apporto consortile, complessivamente sono state avviate al recupero e riciclo oltre 1 milione 133 mila tonnellate di materiale giunto a fine vita, una quantità che corrisponde a circa il 52% dell’immesso al consumo e che supera di gran lunga gli obiettivi previsti dal Testo Unico Ambientale 152/2006 (fissati al 35% di riciclo di rifiuti provenienti da imballaggio, per la materia prima legno).
Utilizzo finale - Gli imballaggi recuperati non hanno tutti lo stesso destino. Nel 2012 oltre 837 mila tonnellate (il 39% dell’immesso al consumo) sono state avviate al riciclo meccanico a materia prima presso le industrie, dove diventano pannello truciolare, impiegato nella produzione di mobili e complementi d’arredo e rivestimenti per interni ed esterni di abitazioni e uffici.
Un impiego di nicchia per il rifiuto legnoso che viene riciclato è rappresentato dalla produzione di pasta cellulosica per le cartiere, dove il legno proveniente dal circuito del recupero è utilizzato in sostituzione della fibra vergine, senza per questo che la pasta cellulosica perda in qualità.
I rifiuti di imballaggi di legno raccolti separatamente possono inoltre subire trattamenti che li rendono idonei ad essere utilizzati come materia prima per la realizzazione di blocchi in legno - cemento per applicazioni nella bioedilizia.
Nel 2012 il 9% degli imballaggi di legno immessi al consumo, dopo essere stato riparato, è tornato alla sua funzione originaria (oltre 204 mila tonnellate, in totale). Oggi una percentuale sempre più rilevante dei pallet prodotti viene inserita in circuiti di rigenerazione che ne allungano la “vita utile”, sottraendoli quindi ai canali tradizionali di riciclo.
Una minima percentuale dei rifiuti da imballaggio di legno è stata avviata a compostaggio (11.750 tonnellate, pari allo 0,54% dell’immesso al consumo).
La rete di Rilegno - Il “sistema” Rilegno, ormai rodato da 15 anni, si basa su una rete di convenzioni con Comuni, aziende, soggetti pubblici e privati per organizzare il recupero del legno in maniera capillare sul territorio nazionale (sia da rifiuti da imballaggi in legno, sia da rifiuti legnosi di altra natura, la cui intercettazione è complementare e sinergica agli scopi primari del Consorzio). Il consolidamento di queste linee di azione e il trend di crescita degli ultimi anni hanno consentito a Rilegno di raggiungere nel 2012 una copertura territoriale di 43 milioni 112 mila abitanti, oltre il 71% della popolazione italiana. Il numero di accordi stretti dal consorzio con i Comuni in tutta Italia ha quindi toccato quota 344 convenzioni a fine anno, per un totale di 4.814 Comuni coperti.
A livello macroregionale non si riscontrano rilevanti variazioni nella diffusione territoriale: al Nord risulta coperta quasi l’87% della popolazione, al Centro oltre il 70% e a Sud poco più della metà.

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