Indagine, solo l'1% del tonno in scatola finisce nel cestino. È l'alimento antispreco per eccellenza
Un'indagine commissionata alla Doxa dall'ANCIT (Associazione Nazionale Conservieri Ittici) e da ANFIMA (Associazione Nazionale Fabbricanti Imballaggi Metallici e Affini) ha indagato il rapporto degli italiani con la scatoletta di tonno, presente nel 93% delle nostre case
È l'alimento anti-spreco per eccellenza, dal consumo al riciclo, il tonno in scatola presente nel 93% delle case degli italiani. È quanto emerge da un'indagine Doxa, commissionata dall'Associazione Nazionale Conservieri Ittici e dall'Associazione Nazionale Fabbricanti Imballaggi Metallici, secondo la quale solo l'1% della scatoletta finisce nel cestino; una bella notizia, visto che oggi quasi 1 italiano su 2 getta cibo nella spazzatura, con verdure fresche (20%) e frutta fresca (14%) in cima alla lista.
Si conservano bene: tonno e scatoletta - Sano, nutriente, ricco di proteine nobili, facile da preparare, il tonno rappresenta sempre di più un simbolo per l'alimentazione. Considerato l'alimento di emergenza fino a pochi anni fa, oggi viene acquistato perché è gustoso (45%), anti spreco e riciclabile (33%), conveniente e sicuro (31%); piace anche la durabilità, che può arrivare a 5 anni dal confezionamento. Di buttarlo non se ne parla proprio, fa sapere l'indagine: il 65% degli italiani utilizza il tonno anche dopo la sua apertura, conservandolo correttamente in frigo e consumandolo nell'arco di qualche giorno; anche perché freddo è perfetto da aggiungere a insalate o paste. Quanto alla scatoletta, una volta terminata, 45 milioni di italiani fanno la raccolta differenziata.
Si riusa anche l’olio - Italiani virtuosi anche sul versante dell'olio d'oliva contenuto nel tonno: 2 italiani su 10 lo riutilizzano in un apposito contenitore (23%), lo riciclano come gli altri oli di cucina, mentre l'11% lo riutilizza per cucinare e condire. Solo il 5% lo estrae e lo butta con la scatoletta. Tonno in scatola gettonatissimo anche nelle collette alimentari, grazie alle elevate proprietà nutrizionali a basso costo. Conquista il terzo posto tra i prodotti maggiormente donati, dopo pasta (77%) e zucchero (32%), precedendo farina (25%), conserve di pomodoro (25%), legumi e verdure in scatola, caffè, latte UTH.
Garanzia di sicurezza - “I consumatori - rileva Monica Mantovani, presidente Anfima (Associazione nazionale fabbricanti imballaggi metallici e affini) - hanno capito che la scatoletta è una garanzia di sicurezza e convenienza. È resistente, ermetica e garantisce l'isolamento del prodotto dalla luce e da agenti esterni conservando il sapore, le qualità e le proprietà nutritive dei cibi anche oltre i cinque anni, senza la necessità di utilizzare conservanti. Ed è amica dell'ambiente: acciaio e alluminio sono facili da differenziare e si riciclano totalmente per un numero illimitato di volte”.
“Ci fa piacere rilevare che il tonno in scatola sia percepito, oltre che sano, gustoso e conveniente, anche come prodotto antispreco - dice Vito Santarsiero, presidente di Ancit (associazione nazionale conservieri ittici). “Del resto, in Italia la conserva riveste un valore fondamentale nella catena alimentare e l'industria conserviera ittica è fortemente impegnata sul fronte della sicurezza e dell'innovazione di prodotto, al fine di rendere questo alimento, così amato dagli italiani, sempre al passo con i tempi e con le esigenze del consumatore moderno. E gli italiani stanno premiando i nostri sforzi, visto che nel 2014 i consumi di tonno sono aumentati, a dispetto di una situazione economica complessiva non proprio favorevole”.