Italia eccellenza in Europa per la raccolta delle bottiglie di acqua minerale in PET
Su un totale di 2,3 milioni di tonnellate di imballaggi in plastica immessi al consumo, circa 320.000 tonnellate sono di bottiglie di acqua minerale in Pet. Per Mineracqua servono sistemi di recupero più efficienti
Consapevoli della sfida ambientale che stanno affrontando in questi anni, i produttori europei di Acqua Minerale Naturale e di Sorgente ritengono fondamentale rendere più efficienti gli attuali sistemi di raccolta e riciclo per i contenitori di bevande
Obiettivi importanti, rispetto ai quali l’Italia sembra partire da una posizione d’eccellenza. Nel 2018, infatti, su un totale di 2,3 milioni di tonnellate di imballaggi in plastica immessi al consumo, circa 320.000 tonnellate erano di bottiglie di acqua minerale in Pet (fonte Corepla). Di queste bottiglie in Pet, solo 30.000 tonnellate non sono state recuperate (ossia l’1,3% degli imballaggi di plastica immessi al consumo in Italia).
“Mineracqua, insieme alla Federazione europea delle acque in bottiglia – EFBW – è sempre più protesa a potenziare la raccolta di bottiglie in Pet (materiale riciclabile al 100%) nell’ottica di aumentare la “sostenibilità” e garantire il maggior utilizzo del Pet riciclato. Questi obiettivi si realizzano oggi in Italia attraverso la raccolta differenziata, anche se Mineracqua - insieme alle altre Associazioni europee - intende operare una valutazione su sistemi di incentivo per il consumatore che riconsegni le bottiglie post-consumo”, uesti obiettiha spiegato Ettore Fortuna, Vicepresidente di Mineracqua.
La posizione di Mineracqua e di EFBW è in linea con gli impegni di sostenibilità - da concretizzare entro il 2025 - assunti pubblicamente dalle aziende del settore già il 15 maggio del 2018. Una posizione che si è rilevata in accordo con quanto deciso dalla UE con la Direttiva sulla plastica monouso del 21 maggio 2019, che punta a un obiettivo di raccolta differenziata del 90% per la plastica delle bottiglie entro il 2029 (77% entro il 2025) e a incorporare il 25% di plastica riciclata nelle bottiglie in PET dal 2025 (il 30% in tutte le bottiglie di plastica dal 2030).
“Il nostro Paese - continua Fortuna - è, per varie ragioni, un’eccellenza nel recupero e riciclo di Pet. Lo è perché ben il 55% di bottiglie in Pet viene avviato a riciclo (contro una media del 43,5% per gli imballaggi in plastica) e perché con una produzione di acqua che è aumentata di circa 3 miliardi di litri in 10 anni siamo riusciti a immettere sul mercato la medesima quantità di Pet, grazie a bottiglie sempre più leggere, ma a parità di sicurezza. Non vogliamo però accontentarci di questi risultati e intendiamo esplorare sempre nuove soluzioni e iniziative utili a migliorare le nostre performance. Da qui nasce la nuova sfida di sostenibilità rivolta a tutti gli attori della catena del valore, affinché si collabori con noi in questo percorso virtuoso verso una maggiore circolarità del Pet in Europa”.