Liguria, la raccolta differenziata raggiunge il 43%
In crescita rispetto al 38,63% del 2015. 63 i comuni che hanno raggiunto la percentuale del 65%. Genova tra le più basse, con il 32,89%
Aumenta la raccolta differenziata in Liguria, raggiungendo la quota del 43,19% a fronte del 38,63% del 2015, e salgono a 63 i Comuni liguri che toccano e superano la percentuale del 65% di raccolta differenziata (erano 32 nel 2015 e 16 nel 2014). Tra questi Sestri Levante, che rimane ancora l’unico tra i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. Nel 2016 si è registrato un incremento di quasi cinque punti percentuali del risultato regionale complessivo di raccolta differenziata. Rispetto ai dati del 2015, si registra inoltre un calo della produzione totale di rifiuti di quasi 34.000 tonnellate.
Sono questi alcuni dati derivanti dal monitoraggio effettuato da Regione Liguria, attraverso l’Osservatorio ligure sui rifiuti, per accertare i risultati di raccolta differenziata raggiunti dai Comuni della Liguria come previsto dalla legge 20 del 2015 sugli obiettivi di riciclaggio e di raccolta differenziata, da conseguire sulla base della presentazione di programmi. A livello provinciale, Genova si ferma al 39,49%, Imperia al 38,22%, Savona al 49,43%, mentre alla Spezia si registra il risultato migliore con il 53,66%.
“Dall’entrata in vigore della nostra Legge, la raccolta differenziata è cresciuta e questo è uno straordinario risultato, perché in Liguria era molto bassa – sottolinea il presidente della Regione Giovanni Toti – . Abbiamo superato la soglia fatidica del 40%, riportando la regione sulla strada buona per la soluzione del problema e questo comporterà anche un minor costo per i cittadini. Discorso a parte per la città di Genova che è in controtendenza e fanalino di coda di questa regione, in quanto peggiora i risultati sugli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclaggio. Di certo la Legge approvata sta portando buoni risultati”.
Nella provincia di Imperia hanno superato la percentuale del 65% di raccolta differenziata: Armo, Bordighera, Molini di Triora, Montalto Ligure, Seborga, Taggia. In provincia di Savona hanno superato la soglia del 65% di raccolta differenziata: Albisola Superiore, Albissola Marina, Altare, Arnasco, Boissano, Cairo Montenotte, Calice Ligure, Castelbianco, Celle Ligure, Ceriale, Cisano Sul Neva, Cosseria, Dego, Erli, Finale Ligure, Garlenda, Giustenice, Giusvalla, Laigueglia, Magliolo, Millesimo, Mioglia, Murialdo, Nasino, Noli, Ortovero, Piana Crixia, Pietra Ligure, Pontinvrea, Rialto, Stella, Tovo San Giacomo, Villanova d’Albenga, Zuccarello. In Provincia della Spezia i Comuni più virtuosi sono: Ameglia, Arcola, Carro, Carrodano, Castelnuovo Magra, Follo, Framura, Levanto, Ortonovo, Rocchetta Vara, Santo Stefano di Magra. Per quanto riguarda la provincia di Genova, i Comuni che hanno superato il 65% sono: Bogliasco, Cicagna, Cogoleto, Lavagna, Lorsica, Orero, Pieve Ligure, Portofino, Recco, Sestri Levante, Sori, Tribogna.
Altri 43 Comuni hanno un tasso di produzione pro capite inferiore del 30% rispetto alla media regionale di 540 kg per abitante e, pertanto, non si vedranno applicare l’addizionale del 20% sull’ecotassa sui conferimenti in discarica dei rifiuti residui.
Per quanto riguarda gli obiettivi di recupero, fissati dalla Legge regionale n. 20 del 2015, per incentivare la corretta gestione delle frazioni riciclabili di rifiuto urbano (carta, vetro, plastica, frazione organico, metallo e legno) con il target del 45% per tutti i Comuni e del 40% per Genova, sono 72 i Comuni “in regola” che non dovranno quindi versare alcun contributo alla Regione per i quantitativi mancanti al raggiungimento della quota minima prevista.
“Cresce dunque la raccolta differenziata in Liguria, grazie anche alle scelte compiute da questa amministrazione, che ha voluto stimolare le amministrazioni comunali attraverso la Legge 20 approvata nel 2015, introducendo un meccanismo di premialità per i Comuni virtuosi e di penalizzazione per chi non fa nulla – spiega l’assessore regionale al Ciclo dei Rifiuti Giacomo Giampedrone – . Un andamento positivo, che ci avvicina all’obiettivo che ci eravamo prefissati del 45%, allineandoci così sempre di più alle altre regioni italiane. Il lavoro deve chiaramente proseguire, anche perché manca all’appello il Comune più importante, Genova fermo a 32,89% di raccolta differenziata. Un dato profondamente negativo, frutto dell’immobilismo dell’amministrazione e di scelte mai compiute sul fronte degli impianti di trattamento.
Fra gli altri Comuni capoluogo, alla Spezia si è superato il 50% di differenziata e si sono conseguiti tutti gli obiettivi di riciclaggio; Savona progredisce fino al 42,56%, mentre Imperia è stazionaria al 36,89%, ancora distante dal 45% previsto”.