Imballaggi

Anche nell’anno dei lockdown gli italiani si confermano maestri di economia circolare, almeno per quanto riguarda il vetro: lo confermano le prime proiezioni di CoReVe

I rifiuti d’imballaggio in vetro raccolti e ritirati dai Comuni sono cresciuti nel 2020 del 2,4% rispetto al 2019. Lo evidenziano le prime proiezioni di CoReVe (Consorzio Recupero Vetro)
 
Si tratta di un grande risultato, ottenuto a dispetto di 2020 fatto di lockdown di hotel, ristoranti, catering: i bar e i ristoranti sono stati chiusi in media 160 giorni lo scorso anno, mentre hotel e imprese di catering e banqueting hanno sostanzialmente azzerato la loro attività. Ciò significa che le modalità di consumo domestico sono cambiate (più bibite, vino, birra, acqua, ma anche più conserve, marmellate e sughi). Ma è l’attenzione al recupero che sorprende positivamente e fa ben sperare: nei pochi mesi nei quali esercizi come bar e ristoranti sono rimasti aperti e le persone hanno vissuto “normalmente” le città, ovvero giugno e settembre, l’incremento delle percentuali di raccolta ha infatti superato l’11%. Segno che, una volta ripristinata la normalità, l’Italia potrà raggiungere entro pochi anni una soglia di raccolta, per il riciclo, del 90%.
 
Resta il problema di un peggioramento nella qualità di raccolta. Per questo, a partire dalla fine di aprile CoReVe lancerà una nuova campagna di sensibilizzazione nazionale, rivolta ai cittadini, su questo tema. L’iniziativa consentirà ai Comuni - si spera - di beneficiare al meglio non solo dei nuovi corrispettivi garantiti da CoReVe a copertura dei costi di raccolta (61 €/t nel 2021 che arriveranno a 73 €/t nel 2024, con un incremento di circa il 40% rispetto al 2020), ma anche di un extra bonus di 3 euro a tonnellata per chi raccoglierà materiale non contaminato da sacchetti e borse di plastica, o di altro materiale, che nelle operazioni di cernita che avvengono negli impianti di trattamento a valle della raccolta “trascinano” negli scarti, destinati allo smaltimento, enormi quantità di vetro altrimenti perfettamente riciclabile. L’ultimo vantaggio offerto dallo sviluppo di questa filiera, in salute nonostante i tempi , riguarda il lavoro: il costante aumento dei quantitativi raccolti e la grande capacità ricettiva dell’industria vetraria nazionale ha reso necessario l’avvio di nuovi impianti di trattamento e il potenziamento di alcuni esistenti. Vale a dire nuovo lavoro da nord a sud.