MITE, due milioni per progetti di riciclo dai mozziconi ai residui tessili fino alla schiuma dei materassi
I progetti tecnologici riguardano i rifiuti non inclusi in categorie "consorzi filiera"
Due milioni di euro sono stati stanziati dal ministero per la Transizione ecologica per progetti tecnologici relativi a rifiuti non inclusi nelle categorie "consorzi di filiera": si va, tra gli altri, dai mozziconi di sigarette alle frazioni tessili, dalla schiuma poliuretanica dei materassi alle capsule del caffè. La maggior parte degli enti proponenti sono università e centri di ricerca italiani.
La graduatoria
Il dicastero precisa che sul sito web del Mite c'è la graduatoria del bando 2020 "Non Serviti", che cofinanzia "i progetti di sviluppo di tecnologie per la prevenzione, il recupero, il riciclo e il trattamento di rifiuti che non rientrano nelle categorie incluse dai consorzi di filiera e cofinanzia anche i progetti di sviluppo di tecnologie legati all'ecodesign dei prodotti e alla corretta gestione dei relativi rifiuti". L'obiettivo, spiega il ministero, "è ridurre gli impatti negativi che derivano dalla produzione di rifiuti, favorendo il recupero, il riciclo e l'ottimizzazione del ciclo di vita dei materiali in linea con i principi dell'economia circolare".