La nuova legge sui rifiuti della Liguria è nel mirino della magistratura
La legge (che potrebbe “salvare” l’Amiu di Genova) introduce una sorta di “proroga” di un anno a tutti coloro che debbano adeguare gli impianti per il pre-trattamento entro il 31 dicembre
La nuova legge regionale sullo smaltimento di rifiuti varata dal Consiglio regionale della Liguria il 5 maggio è al vaglio della Procura della Repubblica di Genova, chiamata a verificare eventuali profili di incostituzionalità.
La legge introduce infatti una sorta di “proroga” di un anno al 31 dicembre 2015 a tutti coloro che debbono adeguare entro la fine del 2014 i propri impianti per il pre-trattamento, ovvero la separazione del secco dall'umido e il trattamento del percolato (liquame di risulta della raccolta indifferenziata di rifiuti).
La legge nazionale da cui discende quella regionale dispone che l'adeguamento degli impianti sia operativo già dal primo gennaio 2015.
“Stiamo valutando con attenzione il testo di questa legge regionale che modifica la precedente ma che potrebbe non essere in linea con le direttive nazionali”, ha detto il procuratore Michele Di Lecce.
A Genova è in corso un'inchiesta della Procura sugli sversamenti di percolato dalla discarica cittadina di Scarpino nei torrenti Chiaravagna e Cassinelle avvenuti in seguito a piogge torrenziali. Le vasche di raccolta erano tracimate e avevano riversato tonnellate di liquami nei torrenti, che corrono a cielo aperto in mezzo all'abitato.
Amiu, la società di smaltimento rifiuti del Comune di Genova, aveva assicurato che avrebbe risolto il problema nei tempi dettati dalla legge e si era impegnata a depositare un cronoprogramma per lo smaltimento differenziato entro il 30 settembre. Questo programma, tuttavia, aveva tempi strettissimi di realizzazione prima dell'approvazione della nuova legge regionale che modifica la precedente e concede un anno di proroga alle aziende liguri, Amiu compresa, per trasformare in realtà i progetti di raccolta differenziata. La pubblicazione di questa legge sposta inoltre l'attenzione della procura non solo su Scarpino e Amiu, ma su tutte le altre aziende di smaltimento attive in Liguria.