Piano anti-plastica, 100% imballaggi riciclabili entro il 2030. Le reazioni
Le dichiarazioni di Frans Timmermans, di Daniele Ferrari, di Chiara Braga e di Ermete Realacci
Sono numerose le reazioni dal mondo politico e industriale all’approvazione del provvedimento europeo sulla plastica
Frans Timmermans, primo vicepresidente responsabile per lo sviluppo sostenibile UE, ha dichiarato: "Se non modifichiamo il modo in cui produciamo e utilizziamo le materie plastiche, nel 2050 nei nostri oceani ci sarà più plastica che pesci. Dobbiamo impedire che la plastica continui a raggiungere le nostre acque, il nostro cibo e anche il nostro organismo. L'unica soluzione a lungo termine è ridurre i rifiuti di plastica riciclando e riutilizzando di più. Si tratta di una sfida che i cittadini, le imprese e le amministrazioni pubbliche devono affrontare insieme. Con la strategia dell'UE sulla plastica stiamo inoltre propugnando un nuovo modello di economia più circolare. Occorre investire in nuove tecnologie innovative, che proteggano i nostri cittadini e mantengano il nostro ambiente sicuro, senza farci rinunciare alla competitività della nostra industria."
I produttori di materie plastiche esprimono parere sostanzialmente favorevole alle nuova strategia europea sulla plastica presentata dalla Commissione Europea. "Costruire uno sviluppo sostenibile di lungo termine richiede coraggio, innovazione e azioni concrete" ha dichiarato Daniele Ferrari, Presidente di PlasticsEurope. "È con questo spirito che abbiamo definito il "Plastics 2030 - Voluntary Commitment ". Con questi impegni ambiziosi, l'industria europea delle materie plastiche sta contribuendo a modellare nuove soluzioni sostenibili per affrontare le sfide globali ".
"L'industria italiana delle materie plastiche è completamente allineata a quella europea in questa sfida, che richiederà investimenti, capacità di innovazione e apertura al dialogo. “A livello nazionale, ci auguriamo che lo spirito delle indicazioni UE sia pienamente condiviso, senza inutili penalizzazioni per un settore manifatturiero strategico per il nostro Paese", aggiunge Massimo Covezzi, Presidente di PlasticsEurope Italia, l'Associazione di Federchimica che rappresenta i produttori di materie plastiche in Italia. La strategia di Plastics 2030 prevede, in particolare, di incrementare il riuso e il riciclo delle materie plastiche con l'ambizione di raggiungere il 60% per gli imballaggi in plastica entro il 2030 e nel lungo periodo - entro il 2040 - il 100% di riutilizzo, riciclo e/o recupero di tutti gli imballaggi in plastica nell'UE-28, in Norvegia e in Svizzera”.
“L'ambiziosa strategia anti-plastica adottata poco fa dall'UE pone il nostro continente all'avanguardia nel pianeta nelle politiche di riduzione di materie plastiche inquinanti, affermando ancora una volta la necessità di concrete azioni di economia circolare per la riduzione dei rifiuti”. Lo ha detto l'onorevole Chiara Braga, presidente della Commissione bicamerale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti.
“Attualmente il tasso di riciclo e riuso degli oggetti in plastica e degli imballaggi si attesta al 30% del totale, ma al 2030 dovrà essere del 100%. L'Italia in tema di plastica bio e di riuso è invece tra i primi della classe in Europa: dall'uso di sacchetti in plastica biodegradabile e compostabile, al divieto di cotton-fioc con supporto in plastica non riciclabile o con il divieto di microplastiche nei cosmetici. Temi di assoluta importanza, visto che ogni anno nel mondo vengono prodotte 280 milioni di tonnellate di plastica e si stima che nel 2050 esse diventeranno 400. La strada per l'economia circolare e sostenibile è così tracciata, ora tocca a noi perseguirla con concretezza e serietà".
"La Strategia europea sul contenimento della plastica va nella giusta direzione. L'Italia è avanti perché ha già vietato, con il mio emendamento alla legge di Bilancio, i cotton-fioc non biodegradabili dal 2019 e le microplastiche nei cosmetici dal 2020. Adesso impegno di tutta l'Europa nella difesa dell'ambiente e nello stimolo per una nuova economia più sostenibile, competitiva e a misura d'uomo". Questo il commento di Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati