Presentato a Bruxelles lo studio comparativo dei sistemi EPR europei: CONAI il più efficiente
Tra i modelli di gestione dei rifiuti di imballaggio quello italiano, rappresentato da CONAI, è uno dei più efficienti e meno costosi: lo dice uno studio della Bocconi
Se messo a confronto con analoghi sistemi di Paesi con più di 10 milioni di abitanti serviti, il CONAI risulta il sistema più efficiente: è meno costoso rispetto alle organizzazioni che si assumono la responsabilità della gestione dei rifiuti di imballaggio presenti in Spagna, Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Belgio, Francia e Germania.
Lo dice lo studio presentato a Bruxelles e realizzato da Bocconi e Wuppertal Institut, condotto da GREEN (Centre for Geography, Resources, Environment, Energy and Networks) dell’Università Bocconi e dal Wuppertal Institut: Screening the efficiency of packaging waste in Europe.
Lo studio
La ricerca è stata promossa da CONAI e supportata da EXPRA (Extended Producer Responsibility Alliance), con lo scopo di definire e valutare le performance delle attività condotte dalle PRO nell’ambito dei diversi regimi EPR europei, in termini sia di efficienza economica sia di efficacia di riciclo, e di valutare il posizionamento specifico di CONAI. Dal 2005 l’Europa ha introdotto per i suoi Stati l’obbligo di istituire un regime di responsabilità estesa del produttore per gestire gli imballaggi quando diventano rifiuti: chi produce imballaggi è responsabile anche del loro fine vita.
I risultati
I Paesi hanno costruito diversi modelli di gestione dei rifiuti di imballaggio, ognuno con specificità proprie. Quello Italiano, rappresentato da CONAI, è uno dei più efficienti e meno costosi.
Lo studio ha ricevuto risposte da 28 Producer Responsibility Organizations (PRO), ossia le organizzazioni (finanziate dai produttori e/o utilizzatori di imballaggi) che si assumono la responsabilità della gestione dei rifiuti di imballaggio.