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RAEE. Ecodom, crollo delle quantità nei mesi del Covid-19, ma ora siamo già oltre le attese

where Milano when Mar, 09/06/2020 who roberto

Nel 2019 il Consorzio si conferma al primo posto in Italia per quantità di RAEE Domestici trattati 

A causa delle misure restrittive sullamauriziobernardiecodom.jpg raccolta dei RAEE determinate dall’emergenza sanitarie e il conseguente blocco industriale, da inizio marzo si è verificato un drastico crollo delle quantità, con un dato medio settimanale che è sceso a sole 978 tonnellate (contro le 2.039 tonnellate del 2019). Lo rende noto Ecodom, il Consorzio italiano per la gestione dei Rifiuti delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), che anche nel 2019 si è confermato al primo posto per quantità di RAEE Domestici trattati (quasi 124mila tonnellate, con un taglio delle emissioni di CO₂ di circa 850mila tonnellate e un risparmio di energia pari a 163,3 milioni di kWh), e che nei primi due mesi del 2020 aveva avuto una crescita di oltre il 19%, con una quantità media settimanale di RAEE gestiti pari a 2.468 tonnellate, rispetto alle 2.069 tonnellate del 2019. Con l’avvio della Fase 2, la situazione è però tornata rapidamente alla normalità: nella settimana 11 – 17 maggio 2020 Ecodom ha gestito 2.680 tonnellate di RAEE Domestici, un risultato superiore sia alla media delle prime 8 settimane dell’anno sia a quello ottenuto nello stesso periodo nel 2019 (2.242 ton).

I numeri 2019 - Nel 2019 Ecodom ha gestito 153.004 tonnellate di rifiuti domestici e speciali, di cui 123.952 tonnellate di RAEE Domestici, 8.139 tonnellate di RAEE professionali, 14 tonnellate di rifiuti di pile e accumulatori portatili e 20.899 tonnellate di altri rifiuti speciali.
“I risultati ottenuti da Ecodom nel 2019 sono davvero significativi, soprattutto per quanto riguarda i benefici ambientali – afferma Maurizio Bernardi, presidente Ecodom –. Oggi però, di fronte alla situazione sociale ed economica provocata dall’emergenza sanitaria, è dovere nostro e di tutti i nostri stakeholder chiedersi se l’attuale sistema di gestione dei RAEE sia ancora sostenibile. Il contesto in cui operiamo è sempre più difficile – continua Bernardi – e per questo motivo servono normative più semplici e più efficaci, incentivi economici e fiscali a sostegno di chi inizia a fare Economia Circolare, servono controlli rigorosi che mettano fine ai traffici di chi ancora non ha capito, o non vuole capire, che danneggiare la Terra è danneggiare sé stessi”.
I RAEE domestici - Delle 123.952 tonnellate di RAEE gestite nel 2019, il 31,4% - pari a 38.871 tonnellate – appartiene al Raggruppamento R1 (Freddo e Clima) e il 62,2% - pari a 77.162 tonnellate – a R2 (Grandi Bianchi). A queste quantità si aggiungono quelle dei RAEE del Raggruppamento R3 (televisori e monitor) con 3.307 tonnellate (pari al 2,7%); dei RAEE di R4 (informatica, elettronica di consumo, piccoli elettrodomestici e apparecchi di illuminazione) con 4.604 tonnellate (3,7%); e dei RAEE di R5 (sorgenti luminose) con 8 tonnellate (0,006%). Nel 2019 Ecodom ha gestito 4.853 punti di prelievo e ha effettuato 54.118 trasporti, con un livello di puntualità nei ritiri del 99,73%.
Dai RAEE Domestici trattati nel 2019 dagli impianti fornitori di Ecodom è stato possibile recuperare 111.886 tonnellate di Materie Prime Seconde, pari al 90,3% del totale gestito: 72.423 tonnellate di ferro, corrispondenti al peso di circa 9 Torri Eiffel; oltre 13mila tonnellate di plastica, pari a circa 5,5 milioni di sedie da giardino; 2.319 tonnellate di alluminio, pari a 145 milioni di lattine e 2.535 tonnellate di rame, pari a 28 Statue della Libertà.

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