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Riduzione imballaggi. Ecco che cosa ha scoperto Altroconsumo sugli acquisti online

where Milano when Mar, 15/10/2024 who roberto

In pochi sapevano che gli imballaggi che entrano in contatto con un paio di auricolari bluetooth nel suo ciclo di vita sono una decina e che gli outlet fuori città provocano più CO2 di un acquisto web

Un’indagine Altroconsumo, condotta infograficaimpatto-ambientale.jpgsu oltre mille partecipanti e parte del progetto 'Sceglilo Sfuso o Riciclabile', ha quantificato i reali impatti ambientali degli acquisti digitali con l’obiettivo di promuovere l’informazione e la formazione dei consumatori e sensibilizzarli alla riduzione degli imballaggi.
 
Il ciclo di vita degli auricolari
Utilizzando un paio di auricolari bluetooth come esempio, è stato percorso l'intero ciclo di vita del prodotto, dalla fabbrica fino alla consegna, analizzando le emissioni di CO2 e gli imballaggi utilizzati. "Alla domanda 'con quanti imballaggi entra in contatto un paio di auricolari prima di essere venduto online?', solo 1 partecipante su 10 ha scelto, tra le quattro opzioni disponibili, quella giusta, cioè 'tra 9 e 11 imballaggi'. Oltre agli imballaggi necessari per il trasporto dalla fabbrica al magazzino di competenza gli auricolari venduti online richiedono un packaging singolo o comunque personalizzato anche per la spedizione dal magazzino al destinatario finale. La vendita dello stesso prodotto in negozio richiede invece un numero di componenti di imballaggio inferiore, circa 6-8", spiega Altroconsumo in una nota.
 
L’outlet è il più inquinante
Restando all’esempio degli auricolari, alla domanda “quale tipo di acquisto produce più CO2?”, la maggior parte ha risposto che è l’acquisto online il più nocivo per l’ambiente. "Mentre - dice Altroconsumo - la risposta da indicare era un’altra, 'l’outlet fuori città'. Questo perché i grandi punti vendita extraurbani, oltre a essere causa di elevate emissioni di CO2 (dovute al riscaldamento, al raffrescamento e all’illuminazione dell’outlet), sono fonte di inquinamento, dal momento che i clienti per raggiungerli devono percorrere lunghe distanze perlopiù col mezzo privato".
 
Il ruolo dei consumatori sui resi
Alcuni recenti studi evidenziano il ruolo chiave che il comportamento dei consumatori gioca a favore o meno della sostenibilità ambientale, primo tra tutti il modo in cui avvengono gli spostamenti per raggiungere il negozio o il punto di ritiro del bene acquistato. "È emerso che i magazzini automatizzati che compongono la filiera degli acquisti online riescono a essere generalmente più efficienti in termini di energia per unità di prodotto. Sono sempre di più le aziende di logistica che investono in flotte di consegna elettriche e magazzini a basse emissioni", osserva l'organizzazione dei consumatori.
L’indagine Altroconsumo mette in evidenza che "anche i consumatori hanno un ruolo attivo nel ridurre l’impatto, ad esempio evitando resi, preferendo il ritiro in un punto fisico vicino a casa e differenziando correttamente gli imballaggi. Per ridurre l'impatto ambientale è essenziale che i cittadini gestiscano correttamente il packaging tramite la raccolta differenziata. Ad esempio, le buste di carta imbottite vanno di solito nell'indifferenziato, ma se le parti di carta e plastica sono facilmente separabili, è possibile differenziarle. Inoltre, per un riciclo ottimale, è consigliabile rimuovere le etichette adesive e altri elementi come nastri e graffette dalle scatole di carta prima di smaltirle".

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altroconsumo