Rifiuti in Lombardia, cala la produzione e cresce la raccolta differenziata
Lo evidenziano i dati del Report 2020 su “Produzione, gestione e recupero dei rifiuti urbani in Lombardia”, realizzato da Arpa Lombardia, che riesce a differenziare il 73,3% dei rifiuti raccolti, pari a 3.428.177 tonnellate
Nel 2020, anno del lockdown, la produzione in Lombardia è calata del 3,4% rispetto al 2019. Cala anche - del 2,1% - la produzione pro capite di rifiuti. È quanto emerge dal Report 2020 su “Produzione, gestione e recupero dei rifiuti urbani in Lombardia”, realizzato da Arpa Lombardia, alla presenza dell’assessore all’Ambiente e clima, Raffaele Cattaneo, e del direttore generale, Fabio Carella.
Rifiuti urbani in Lombardia - In Lombardia, come nel resto del Paese, nel 2020 le misure per contrastare l’emergenza sanitaria da Covid-19 hanno influito in maniera significativa sui consumi e, di conseguenza, anche sulla produzione dei rifiuti urbani che, con un totale di 4.677.223 tonnellate, ha fatto registrare una flessione del -3,4% rispetto al 2019. In termini di produzione pro-capite, durante il 2020, ogni singolo cittadino lombardo ha prodotto 469,3 kg/ab*anno (1,29 kg/ab*giorno), circa -2,1% rispetto al dato 2019 (479,1 kg/ab*anno, 1,31 kg/ab*giorno).
Raccolta differenziata - “In aggiunta alla diminuzione della produzione totale di rifiuti – spiega l’assessore – e nonostante le condizioni più complesse del lockdown, che faceva presumere un aumento dei rifiuti indifferenziati, in realtà anche nel 2020 la Lombardia si conferma fra le regioni più virtuose, con l’aumento della raccolta differenziata. Con un totale di 3.428.177 tonnellate raggiunge il 73,3%, migliorando il risultato del 72% del 2019. Nonostante il periodo legato all’emergenza sanitaria e alle indicazioni dell’ISS di utilizzare la raccolta indifferenziata in caso di persone contagiate, la Lombardia è riuscita a mantenere un ottimo livello di raccolta differenziata, grazie all’impegno di tutti i cittadini”.
“Ancora una volta - evidenzia Cattaneo - la Lombardia, che nel 2010 aveva una raccolta differenziata pari al 49,2% e raggiungeva il 60% nella sola provincia di Cremona, oggi si configura tra le regioni più virtuose, raggiungendo e superando nella maggior parte del territorio l’obiettivo nazionale di raccolta differenziata al 2012 al 65%”. Il dato nazionale (Rapporto Rifiuti Urbani ISPRA 2021) è pari a 63,0%, mentre quello del nord Italia è pari a 70,8%.
Singole frazioni e raee - Spostando il focus sulle singole frazioni, in generale, si registrano valori assoluti inferiori al 2019, per i motivi connessi a una diminuzione totale della produzione. In particolare, si sottolinea una diminuzione della frazione umida che si attesta nel 2020 a 770.934,4 tonnellate (nel 2019 è pari a 799.920,45 tonnellate). Questo è dovuto probabilmente alle chiusure e limitazioni che hanno riguardato il settore della ristorazione. Si è registrato invece un aumento della plastica, che si attesta nel 2020 a 216.289,5 tonnellate (nel 2019 è stata pari a 170.879,04 tonnellate), imputabile forse ad un aumento della produzione di imballaggi da parte dei consumi domestici, all'incremento degli acquisti in generale e agli effetti del ricorso all'asporto.
Continua a salire il valore della raccolta RAEE: + 5,4% rispetto al 2019. La percentuale più consistente (dati CdCRAEE) è rappresentata da lavatrici, lavastoviglie, forni, cappe, seguiti da frigoriferi, condizionatori, congelatori e da piccoli elettrodomestici, apparecchi di illuminazione e pannelli fotovoltaici. In calo, atteso e fisiologico, il peso degli apparecchi con schermi. Ultimo posto, connaturato alla natura del prodotto, per le sorgenti luminose.
Quanto va in discarica - Nel 2020 sono state conferite direttamente in discarica solo 2.396 tonnellate di rifiuti urbani non differenziati (corrispondenti allo 0,05% del totale dei rifiuti urbani), in diminuzione rispetto al 2019, quando ne erano state smaltite 3.838 tonnellate (pari allo 0,08 % del totale dei rifiuti urbani). Come secondo destino, cioè considerando anche i rifiuti decadenti da Tmb, si arriva a 38.454 tonnellate, pari a solo 0,8% del totale dei rifiuti urbani prodotti.
“Un dato - commenta Cattaneo - che conferma il successo delle politiche di azzeramento della discarica per la gestione dei rifiuti adottate in Lombardia a partire dal 1996. La discarica, infatti, è solo l’ultimo destino possibile. Un dato che ha saputo migliorarsi anche in una situazione emergenziale, data dalla pandemia”.
La capacità di smaltimento rifiuti - La dotazione impiantistica lombarda conferma la capacità di smaltimento in totale autosufficienza, andando spesso a sopperire anche alle carenze impiantistiche delle altre regioni. Anche nel 2020 oltre il 98% dei rifiuti prodotti in Lombardia sono stati gestiti negli impianti della regione (primo destino), in particolare quelli urbani non differenziati. Il 2% residuo deriva dalla presenza di comuni confinanti con altre regioni che in alcuni casi hanno conferito in impianti non lombardi. In Emilia-Romagna (1%) in particolare per il verde, in Veneto (0,46%) specialmente per umido, verde, raccolta e trattamento di apparecchi elettrici, elettronici e medicali (Raee) e plastica; in Piemonte (0,32%) in particolare per multimateriale e inerti.
Rifiuti speciali - La produzione totale di rifiuti speciali comprensivi degli inerti derivanti da costruzione e demolizione nel 2019 è stata pari a 33.486.938. Di questi, i rifiuti speciali rappresentano 18.869.786 tonnellate, con un aumento percentuale del +2,4% rispetto al 2018, un risultato che corrisponde a circa il 23% della produzione nazionale. I rifiuti non pericolosi ammontano a 15.949.732 tonnellate, con un incremento del +3,0% rispetto al 2018 (15.481.451 t), mentre i rifiuti pericolosi ammontano a 2.920.055 tonnellate, mantenendosi pressoché stabili rispetto al 2018 (2.927.442 t), con una variazione del -0,5%.
Anche per quanto riguarda i rifiuti speciali, negli anni si è assistito a un aumento del recupero delle materie, che è passato dal 63% nel 2002 all' 85,5% nel 2019. Negli impianti lombardi sono state gestite circa 46 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui quasi 39 milioni sottoposte ad operazioni di recupero.