Tempo di bilanci. Conai: più imballaggi gestiti per le feste
La stima era per un +15% per i flussi di imballaggi giunti a fine vita a cavallo fra la fine del 2024 e l’inizio del 2025. «Ragionevole aspettarsi volumi in aumento», spiega il vicedirettore del consorzio, Fabio Costarella
Tempo di primi bilanci sulla gestione dei rifiuti delle feste. Si prevede in Italia un aumento di imballaggi nelle raccolte differenziate dei rifiuti urbani per il periodo delle feste di fine anno. Le prime previsioni di Conai autorizzano ad attendere un aumento dei flussi di imballaggi giunti a fine vita a cavallo fra la fine del 2024 e l’inizio del 2025: localmente, si stima che gli incrementi possano essere compresi fra il 7% e il 10% per imballaggi in plastica e vetro, con picchi che potrebbero sfiorare il 15% per la carta.
«Il primo confronto che il consorzio ha effettuato a campione fra i dati degli anni passati e i nuovi numeri dei gestori di alcune città italiane ci porta a fare questo tipo di previsione», afferma il vicedirettore generale del Conai, Fabio Costarella. «L’economia nazionale attraversa una fase ancora delicata, che in molti settori ha visto una contrazione dei consumi: è difficile prevedere se gli effetti del Natale sulle raccolte differenziate saranno simili a quelli del 2022, in incremento, o a quelli leggermente più modesti del 2023. Ma è ragionevole aspettarsi volumi in crescita, visto che tra dicembre e gennaio i consumi aumenteranno inevitabilmente».
In molte province le percentuali potrebbero essere anche più alte delle previsioni, considerando che negli ultimi anni la pandemia, la crisi energetica e quella dei consumi hanno reso le previsioni più difficili rispetto a quelle pre-2020. I numeri dovranno essere confermati a consuntivo, ma l’attenzione al corretto conferimento degli imballi a fine vita in raccolta differenziata resta essenziale.
Gli errori da non fare (validi sempre)
L’importante, per le feste ma validi sempre, è evitare errori che compromettano la qualità delle raccolte differenziate. A proposito della carta, quella da pacco non è problematica. «La carta con cui si avvolgono i regali deve essere differenziata e conferita con carta e cartone: è perfettamente riciclabile, così come le scatole esterne di pandoro e panettone» spiega Costarella. Gli scontrini che non si vogliono conservare, invece, devono essere buttati nell’indifferenziato. «A meno che sul retro dello scontrino le indicazioni non siano diverse, si tratta di carta chimica, non riciclabile». Attenzione anche alla carta oleata e alla carta da forno, quando si cucina. «Se non è esplicitamente indicato che sono riciclabili, non possono essere conferite con la carta». Se i bicchieri di cristallo si rompono, «vanno buttati nell’indifferenziato. Il cristallo contiene piombo, e pochi frammenti di cristallo compromettono grandi quantità di vetro riciclabile». «Vanno invece portate all’isola ecologica tutte le scatole di legno in cui vengono regalate le bottiglie di liquore e di vino», aggiunge Costarella. Quanto alla plastica, «giocattoli rotti o altri oggetti vanno portati all’isola ecologica o conferiti con il non riciclabile».
Prima di conferirli in raccolta differenziata, tutti gli imballaggi vanno svuotati del loro contenuto e gli imballaggi flessibili vanno schiacciati in modo da occupare minori volumi. Le etichette coprenti vanno rimosse dai loro flaconi o dalle bottiglie, e sia l’etichetta sia il flacone o la bottiglia vanno poi conferiti nella raccolta differenziata. Sono aiuti ai riciclatori per gestire meglio gli imballaggi quando vengono preparati per il recupero e il riciclo.
Un impegno collettivo
«Con oltre 75% di imballaggi riciclati, l’Italia è già leader in Europa in questo campo dell’economia circolare», conclude Fabio Costarella, «ma per mantenere e migliorare questo risultato è indispensabile un impegno collettivo, anche durante il periodo natalizio. Differenziare correttamente i rifiuti significa valorizzare le risorse, promuovere la sostenibilità e rafforzare il modello virtuoso che il nostro Paese oggi rappresenta».