A Torino nel 2014 la differenziata migliora, ma non decolla
L’andamento lento dipenderebbe, secondo l’assessore all’ambiente Lavolta, dal fatto che che per tre anni, dal 2009 al 2012, il sistema di raccolta porta a porta è rimasto fermo
Nel 2014 la città di Torino ha raggiunto il 42,2% di raccolta differenziata, contro il 41, 8% del 2013. Un andamento lento, che però registra un piccolo miglioramento e i cui dati, secondo l'assessore all'Ambiente del Comune Enzo Lavolta, sarebbero in linea con le aspettative della Giunta. “Bisogna anche considerare - ha precisato l'assessore - che per tre anni, dal 2009 al 2012, il sistema di raccolta porta a porta è rimasto fermo”. Resta il fatto che la media nazionale si aggira sul 43% e Torino potrebbe fare di più.
Per trovare le differenze reali di risultati sulla raccolta differenziata in città tra il 2013 e il 2014 bisogna analizzare il lungo periodo, poiché i dati su base mensile cambiano a seconda di diversi fattori. È stato rilevato infatti che, l'anno scorso, c'è stato un aumento di raccolta che ha avuto inizio in luglio ed è durato per tutto il restante periodo del 2014.
Buoni risultati dal “porta a porta” - In particolare il servizio di raccolta "porta a porta", che copre il 50% della superficie cittadina, ha contribuito a raggiungere buone percentuali nei 13 quartieri torinesi dove è già stato attivato, per circa 400.000 residenti totali. Qui, infatti, i dati si aggirano su una media di raccolta del 60%, mentre nelle restanti zone, ancora interessate dalla tradizionale raccolta dei rifiuti, le percentuali si assestano attorno al 30%.
Entrando nel dettaglio del 2013, infatti, le differenze tra quartiere e quartiere sono abissali. Due anni fa Pozzo Strada, Campidoglio, Lucento, Borgo Po e Nizza hanno sfiorato il 65%, mentre nello stesso periodo San Donato, San Paolo, Vanchiglia e Vanchiglietta e altre zone che praticano ancora la raccolta differenziata tradizionale si sono fermate al 37%.