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In Toscana cresce la raccolta differenziata è quasi al 66%, calano i rifiuti

where Firenze when Mar, 07/11/2023 who roberto

Tra i Comuni, Gambassi Terme riesce a superare il 90% e ben 44 realtà superano quota 80%

Cresce anche nel 2022 la raccolta rifiutiraccolta-2.jpgdifferenziata in Toscana e si attesta al 65,68% dei rifiuti solidi urbani prodotti. I dati certificati relativi allo scorso anno confermano il trend in crescita delle annate precedenti, con un incremento di un punto e mezzo percentuale rispetto all’anno precedente. Lo rende noto la Regione in una nota. Tra i Comuni, Gambassi Terme riesce a superare il 90% e ben 44 realtà superano quota 80%. Ulteriormente positivo il fatto che nel 2022 la produzione di rifiuti urbani è calata del 2,2% (equivalenti a 2,16 milioni di tonnellate) rispetto al 2021 e del 5,5% rispetto al 2019. Di conseguenza anche il dato pro capite è diminuito di 9 kg/abitante passando da 599 a 590 kg/abitante rispetto al 2021. Se si considera invece il 2019 il dato è diminuito di ben -22 kg/abitante. Da segnalare che a diminuire in modo di significativo è la parte non differenziata dei rifiuti (-480 t circa sul 2021 e -1250 t rispetto al 2019).
 “La Toscana ha vinto la sua sfida, ha superato nel 2022 il 65% di raccolta differenziata, così come previsto dalla normativa vigente. Voglio ringraziare i sindaci ed i gestori per il grande lavoro fatto e per la serietà con cui affrontano ogni giorno questo tema, ma soprattutto vorrei ringraziare i cittadini perché questo traguardo lo hanno raggiunto loro, è una loro vittoria. Sono fiera dei nostri risultati, sia della costante crescita della percentuale della raccolta differenziata su scala regionale che del calo, seppur lieve, della produzione di rifiuti solidi urbani”. A dirlo l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni.
 
I dati di Ato e Province. Bravissimi i lucchesi
Tra gli Ambiti territoriali ottimali il risultato migliore in termini di percentuale della raccolta differenziata è quello dell’ATO Toscana Costa, che ha superato il 70%, con oltre due punti e mezzo in più rispetto all’anno precedente. L’ATO Toscana Centro si è attestato al 68% circa (con un aumento di quasi mezzo punto rispetto al 2021). Anche l’ATO Toscana Sud migliora, supera il 55% di raccolta differenziata con quasi due punti percentuali in più rispetto al 2021 e continua a lavorare per rimettersi al passo col resto della regione.
Tra le Province si distingue come più virtuosa Lucca (380.830 abitanti e 242.556 t di rifiuti urbani totali) con il 76,943% di differenziata, percentuale stabile rispetto al 2021. Seguono Prato (258.459 abitanti e 159.460 t di rifiuti) con il 73,67% di differenziata (+0,3%); Pisa (416.323 abitanti e 236.513 t di rifiuti) con il 69,14% (+0,1%); Firenze (984,991 abitanti e 550,216 t di rifiuti) con il 68,44% (-0,4%); Massa Carrara (187.274 abitanti e 242.556 t di rifiuti), con il 67,41% di differenziata (e un significativo aumento, + 8,7% %); Pistoia (288.911 abitanti e 150.959 t di rifiuti) con il 60,74% (+2,9%); Siena (259.858 abitanti e 151,301 t di rifiuti) con il 59,5% di differenziata (+0,1%) e Livorno (325.243 abitanti e 224.320 t di rifiuti) con il 59,25% di differenziata (+4%). Infine Grosseto (215.973 abitanti e 1396 t di rifiuti) con il 55,79% di differenziata (+3,6%) e Arezzo (333.290 abitanti e 190.850 t di rifiuti) con il 55% di differenziata (+2,7%).
 
Molti Comuni sopra l’80%. Vince Gambassi

Per quanto riguarda i Comuni sono 160 (con una popolazione pari al 59% di quella regionale) quelli che nel 2022 hanno superato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata fissato dalla Commissione UE, ben 8 in più rispetto al 2021. Il titolo di Comune più riciclone del 2022 va a Gambassi Terme (Fi) con ben il 90,15% di raccolta differenziata. Seguono sul podio Larciano (Pt) con l’89,73% e Lamporecchio (Pt) con l’88,27% .
Ma sono ben 44 i Comuni toscani che superano la quota dell’80% di raccolta differenziata e, dopo la terna dei più virtuosi, si piazzano: Capannori (Lu) con l’87, 5%; Capraia e Limite (Fi) con l’87,42%; Certaldo (Fi) con l’86,86%; Calcinaia (Pi) con l’86,82%; Cerreto Guidi (Fi) con l’86,81%; Montelupo Fiorentino (Fi) con l’86,79%; Pieve a Nievole (Pt) con l’86,17%; Vinci (Fi) con l’85,96%; Montecarlo (Lu) con l’85,8%; Fucecchio (Fi) con l’85,6%; Montespertoli (Fi) con l’85,19%; Monsummano Terme (Pt) con l’85,1%; San Godenzo (Fi) con l’84,99%; Rufina (Fi) con l’84,7%; Londa (Fi) con l’84,6%; Dicomano (Fi) con l’84,59%; Massarosa (Lu) con l’83,95%; Empoli (Fi) con l’83,86%; Casole in Lunigiana (Ms) con l’83,62%; Santa Maria a Monte (Pi) con l’83,46%; Castelfiorentino (Fi) con l’83,14%; Serravalle Pistoiese (Pt) con l’83,11%; Bagnone (Ms) con l’82,90%; Montignoso (Ms) con l’82,85%; Filattiera (Ms) con l’82,84%; Seravezza (Lu) con l’82,78%; Buggiano (Pt) con l’82,22%; Casale Marittimo (Pi) con l’82,12%; Sesto Fiorentino (Fi) con l’81,79%; Lucca – unica tra i capoluoghi di Provincia a superare l’80% - con l’81,76%; Borgo a Mozzano (Lu) con l’81,52%; Ponte Buggianese (Pt) con l’81,36%; Podenzana (Ms) con l’81,18%; Lastra a Signa (Fi) e Bientina (Pi) entrambi con l’80,98%; Cascina (Pi) con l’80,8%; Villafranca in Lunigiana (Ms) con l’80,6%; Scarperia e San Piero (Fi) con l’80,53%; Pietrasanta (Lu) con l’80,34%; Chiesina Uzzanese (Pt) con l’80,29% e Montaione (Fi) con l’80,27%.

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