Anie/Gifi – Per i consorzi di riciclo mancano ancora i requisiti necessari
Per il presidente Valerio Natalizia molte aziende falliscono a causa della burocrazia
Come noto, il quinto Conto energia varato a luglio introduce l’obbligo per i produttori di moduli fotovoltaici di essere iscritti ad un consorzio di riciclo che soddisfi una serie di requisiti necessari per lo smaltimento dei moduli stessi. Ad oggi, però, i requisiti necessari non sono stati ancora pubblicati. Lo denuncia il Gifi.
“Molti soggetti responsabili (o proprietari dell’impianto fotovoltaico) ricevono comunicazioni dal GSE con le quali la tariffa incentivante è approvata, ma condizionata all’inoltro del certificato di adesione ad un Consorzio conforme ai requisiti che non sono ancora stati resi noti. Il risultato è che i proprietari dell’impianto reagiscono contro chi gli ha venduto l’impianto e gli operatori e il mercato FV continuano a perdere di credibilità.
“Come se l’inasprimento della burocrazia, con il registro per tutti gli impianti sopra i 12 kWp, non fosse stato sufficiente – dichiara Valerio Natalizia, presidente di ANIE/GIFI, la voce fotovoltaica di Confindustria – si è creata un’ulteriore paradossale barriera allo sviluppo del mercato fotovoltaico. Come operatori del settore ci impegniamo costantemente a fornire un servizio professionale e affidabile ai nostri clienti. Purtroppo, il nostro lavoro è ostacolato dalle infinite complicazioni create dalla burocrazia. È grazie soprattutto a questa burocrazia - conclude Natalizia - che molte aziende falliscono, portano all’estero le loro competenze e licenziano personale sul territorio nazionale”.