Biomasse in Piemonte: lanciata campagna per ridurre le polveri sottili
La campagna punta a sensibilizzare i piemontesi a usare bene la legna di qualità per scaldarsi e gestire in modo consapevole gli impianti
La regione Piemonte lancia una campagna per ridurre le polveri sottili provenienti dagli impianti di biomasse legnose e valorizzare la filiera locale. Finanziata dal Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale, la campagna punta a sensibilizzare i piemontesi a usare bene la legna di qualità per scaldarsi e gestire in modo consapevole gli impianti per garantire efficienza energetica e tutelare l’aria che respiriamo. Per farlo hanno scelto un’ex campionessa olimpionica e un meteorologo. Si tratta di Stefania Belmondo, dieci medaglie ai Giochi invernali nello sci di fondo e Andrea Vuolo. Dopo loro altri sportivi, influencer, esperti e personaggi pubblici si alterneranno per promuovere il messaggio green della Regione.
La questione Pm10
Il tema – ripreso da Torinocronaca - è stato al centro di un convegno dal titolo “Il futuro è nelle tue mani, accendilo responsabilmente” in cui è stato ricordato che ogni anno in regione la combustione da camini e pellet produce 8mila tonnellate di polveri sottili, dove circa una casa su cinque dei fabbisogni termici residenziali si riscalda proprio con biomasse. Nella regione sono presenti poi, tra prime e seconde case, oltre 550mila generatori a combustibili legnosi, in cui ogni anno si bruciano oltre 1,5 milioni di tonnellate di legno. Tutto questo è fonte di una quota significativa del Pm10 presente nell’aria, con valori che possono oscillare tra il 20% e i 30% del totale, contribuendo così in modo sensibile alla produzione di polveri sottili.
Non solo anche l’uso non corretto della legna. È stato ricordato che sia tronchetti ancora umidi non essiccati, sia stufe vecchie e obsolete e gestione tradizionale del fuoco favoriscono l’inquinamento. «Siamo il Piemonte delle foreste, abbiamo un milione di ettari di bosco e un miliardo di alberi» ha rimarcato l’assessore Regionale con deleghe allo Sviluppo e promozione della montagna Marco Gallo. «Un patrimonio da valorizzare anche alla luce del consumo annuale di legna per scaldarsi: un milione e mezzo di tonnellate. Dobbiamo sempre di più incentivare la legna made in Piemonte sfruttando al meglio una filiera che conta più di tremila imprese e che grazie all’impegno messo in campo dalla Regione nella formazione può contare su grandi competenze, indispensabili per migliorare l’impatto ambientale di questo combustibile».