Rinnovabili

Il Tribunale amministrativo regionale della Toscana ha annullato gli atti relativi all’autorizzazione concessa alla società Renovo Bioenergy

La  discussa centrale a biomasse nel comune di Monticiano, in provincia di Siena, non si farà. Il Tar regionale ha annullato gli atti relativi all’autorizzazione concessa alla società Renovo Bioenergy. La procedura scelta dall’amministrazione comunale si affidava a una legge regionale, ma secondo i giudici amministrativi questa è in contrasto con una direttiva europea, la 2011/92. Quindi, tutto da rifare. La norma regionale non prevede la procedura di valutazione d’impatto ambientale per centrali di dimensioni simili a quella che sarebbe dovuta sorgere a Monticiano. Il diritto comunitario, invece, parla chiaro: oltre alla dimensione (1 MW, in questo caso), bisogna tenere conto anche di altri criteri, tra i quali la densità di popolazione, la localizzazione e l’impatto con l’area geografica.

Inoltre, la zona in cui sarebbe dovuta sorgere la centrale è confinante con un’area Sic (sito d’interesse comunitario) all’interno del quale si trova anche una riserva naturale, a 400 metri dal centro del paese e a poco più di un chilometro in linea d’aria dell’abbazia di San Galgano, nel comune di Chiusdino. Quindi, serve la valutazione di impatto ambientale. Ben tre i ricorsi presentati al Tribunale: una vera e propria guerra legale contro il Comune di Monticiano.