Come alimentare un rifugio a 3.100 metri a zero emissioni con idrogeno e solare
Si tratta del rifugio Cima Libera sul quale la Provincia di Bolzano punta a far funzionare l’impianto ad idrogeno, in combinazione con alcuni pannelli solari, a zero emissioni di CO2
Un intero rifugio alimentato al 100% con energia verde. È questo il progetto pilota che è stato avviato da parte della Provincia di Bolzano e rientra nel programma di ristrutturazione del rifugio Cima Libera.
Un progetto win-win
Nei giorni scorsi – leggiamo su Il Dolomiti - è stato effettuato un sopralluogo da parte dell’assessore provinciale all’Edilizia pubblica ed al Patrimonio Massimo Bessone, insieme all’Ufficio per la gestione tecnica delle costruzioni, per la fase di test dell’impianto a idrogeno che consentirà di alimentare il rifugio in maniera autonoma e sostenibile. Il rifugio si trova a 3145 metri sopra il livello del mare nel Comune di Racines ed è attualmente in fase di progettazione esecutiva per la ristrutturazione. “Ho colto con grande entusiasmo la possibilità di installare un impianto ad idrogeno per l'approvvigionamento energetico del rifugio. In tal modo il rifugio potrà funzionare in modo autonomo ed essere rifornito con energia verde al 100%, in combinazione con alcuni pannelli solari, a zero emissioni di CO2. La grande sfida di questo progetto è l’altitudine, il rifugio alpino è difficilmente raggiungibile e sottoposto a condizioni climatiche estreme. Si tratta inoltre di un progetto Win – Win sia per le imprese che hanno costruito l’impianto, che avranno la possibilità di testarlo a queste altitudini, sia per la Provincia autonoma di Bolzano che usufruirà di energia gratuita per tre anni. Alla fine di tale periodo la Provincia deciderà se acquistare o meno l’impianto”, spiega l’assessore Bessone.
Il rifugio
Il rifugio, costruito nel 1909, è passato insieme ad altri 25 rifugi dallo Stato alla Provincia autonoma di Bolzano. La futura ristrutturazione del rifugio prevede il risanamento completo delle facciate, il rinnovo parziale della copertura, una nuova captazione e approvvigionamento dell’acqua dal ghiacciaio, l’adeguamento dell’impianto elettrico, idraulico ed antincendio, l’installazione di un nuovo impianto per lo smaltimento delle acque reflue e l’ottimizzazione dell’approvvigionamento energetico.
Viene testato un impianto ad idrogeno “verde” Off-Grid, che produce, accumula e riconverte l’idrogeno in energia pulita, che andrà ad alimentare il rifugio, per una transizione energetica ecosostenibile. Questo impianto all'avanguardia utilizza l'idrogeno come fonte di energia pulita per alimentare le attività del rifugio, riducendo al minimo le emissioni di biossido di carbonio. L'idrogeno viene prodotto attraverso un processo di elettrolisi dell'acqua, utilizzando l'energia solare ed idroelettrica disponibile nella zona circostante. Questo sistema innovativo renderà il rifugio autosufficiente dal punto di vista energetico e contribuirà alla riduzione dell'impatto ambientale complessivo.