Rinnovabili

La normativa che recepisce a livello nazionale il regolamento Ue riguarda qualità dei combustibili e promozione dell'uso di energia da fonti rinnovabili

Il Consiglio dei ministri ha approvato tre decreti legislativi che introducono misure necessarie all'adeguamento della normativa nazionale a direttive o regolamenti europei. Tra questi è stato dato il via libera al decreto sulla qualità dei combustibili e sulla promozione dell'uso di energia da fonti rinnovabili.
 
Il decreto punta all'attuazione della direttiva 2015/652/Ue del Consiglio del 20 aprile 2015 che stabilisce i metodi di calcolo e gli obblighi di comunicazione ai sensi delle direttive 98/70/CE e 2015/1513 del Parlamento europeo e del Consiglio relative alla qualità della benzina e del combustibile diesel, e la direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili (presidenza e ministero dell'Ambiente - esame definitivo).
 
Il decreto dà attuazione a due direttive europee già recepite, introducendo modifiche a due decreti legislativi vigenti: il decreto legislativo 21 marzo 2005, n. 66, che reca misure in materia di qualità della benzina e del combustibile diesel e il decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, con il quale è stata trasposta nel nostro ordinamento la direttiva 2009/28/CE.
 
Tra le novità si segnalano tra l’altro: la previsione della possibilità di conteggiare i biocarburanti ad uso aviazione (finora esclusi dal campo di applicazione della normativa di settore), ai fini del raggiungimento dell'obbligo di riduzione delle emissioni di gas serra prodotte durante il ciclo di vita dei carburanti e dell'elettricità fornita; l'introduzione di un tetto massimo al contributo dei biocarburanti prodotti a partire da materie prime in competizione con il mondo alimentare, ai fini dell'obiettivo di utilizzo di fonti rinnovabili nei consumi energetici nel settore dei trasporti.