La crisi del fotovoltaico. Aion Renewables richiede la procedura di concordato preventivo
Nelle scorse settimane anche Ecoware ed Helios Technology, filiali del gruppo Aion, avevano già fatto richiesta di procedure fallimentari
Aion Renewables, azienda specializzata nella realizzazione di impianti fotovoltaici quotata sul segmento standard del Mta della Borsa Italiana, ha annunciato di aver fatto richiesta presso il tribunale di Reggio Emilia della procedura di concordato preventivo. L’azienda aveva preannunciato la possibilità di voler ricorrere agli “strumenti giuridici previsti dalla nuova normativa in materia fallimentare” lo scorso 12 novembre.
Aion Renewables, che nel maggio scorso ha cambiato denominazione sociale dalla precedente Kerself con ingresso di soci russi e cinesi, attende ora di sapere dal tribunale quali saranno i termini concessi per “poter individuare lo strumento giuridico ritenuto più idoneo a garantire la continuità aziendale e la soddisfazione dei creditori”.
Tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre anche Ecoware ed Helios Technology, filiali del gruppo Aion specializzate rispettivamente nella fornitura di sistemi fotovoltaici e nella produzione di celle e moduli solari, hanno fatto analoga richiesta di procedura di concordato preventivo presso il tribunale di Padova. In entrambi i casi, il giudice ha concesso un periodo di sessanta giorni per la presentazione della definitiva proposta di concordato.
Il gruppo cinese Jiangsu Zongyi ha recentemente acquisito il 19% di Aion Renewables, mentre la società russo svizzera Avelar Energy detiene il 36% dell’azienda.