Enel Green Power accanto a Legacoop per sostenere piccoli impianti da biomasse
Il progetto di Enel Green Power-Legacoop prevede cluster di piccoli impianti alimentati da biomasse forestali o da scarti del settore agricolo
Piccoli impianti alimentati da biomasse forestali o da scarti del settore agricolo o agroindustriale che possono fornire energia termica alle piccole e medie imprese del territorio. È il progetto di Enel Green Power di cui si è discusso insieme a Legacoop in un incontro a Bologna dal titolo “Dalle biomasse un futuro sostenibile per il territorio”.
È di un anno fa l'accordo tra Enel Green Power e Legacoop con cui "abbiamo condiviso il modello di business che prevede cluster di piccoli impianti a filiera corta - ha detto Sonia Sandei, responsabile Sviluppo generazione distribuita della società di Enel. - Abbiamo attivato un gruppo di lavoro che ha avuto il compito di identificare i contesti produttivi e territoriali più idonei allo sviluppo del progetto".
Ad oggi sono 19 gli impianti autorizzati per piccole e medie imprese che presto sorgeranno in alcune aree del centro-nord Italia. Si tratta di impianti di 1200 metri quadrati, del valore di 1,5-2 milioni di euro ciascuno e da 200-300 chilowatt elettrici. Grazie a questa novità le piccole e medie imprese potranno dunque dare in affitto i terreni su cui creare gli impianti, fornire a Enel Green Power i propri residui e comprare poi l'energia verde a basso costo prodotta dagli stessi impianti.
L'obiettivo di Enel Green Power è sviluppare questo progetto rivolgendosi per la costruzione delle strutture anche al mondo industriale italiano.
I benefici sarebbero diversi: secondo l'Oir (Osservatorio internazionale sull'industria e la finanza delle rinnovabili, partecipato anche da Enel Green Power) gli impianti da 200-300 chilowatt potrebbero prevedere un beneficio netto per il periodo 2013-2030 di circa 6 miliardi di euro per la minore importazione di gas, 36mila nuovi posti di lavoro e l'incremento nel giro d'affari delle imprese italiane di circa 7,6 miliardi.
"Sono impianti virtuosi - ha aggiunto Sandei - e i vantaggi sono molteplici, legati al fatto che le Pmi possono in questo modo ricevere calore verde a basso prezzo rispetto al costo del metano e del gpl. Inoltre con questi impianti pensiamo al territorio, per migliorare la pulizia dei boschi e ridurre il rischio idrogeologico". Per il responsabile ufficio Energia e ambiente di Legacoop, Vanni Rinaldi, “da gennaio la collaborazione, da più stretta, arriverà ad essere più allargata per i soggetti e innovativa nel modello”.