Enel Green Power chiude bene il 2014 grazie a Sudamerica e Stati Uniti
Lo sviluppo si è concentrato quasi interamente in aree caratterizzate da una forte crescita del settore delle rinnovabili, quali l'America Latina e gli Stati Uniti
È un bilancio molto positivo quello fatto registrare nel 2014 dal Gruppo Enel Green Power. Lo ha annunciato il Consiglio di Amministrazione del Gruppo, riunitosi sotto la presidenza di Alberto De Paoli. I Ricavi totali del Gruppo Enel Green Power ammontano a 3,0 miliardi di euro, in aumento del 11,1% rispetto a 2,7 miliardi di euro del 2013, e includono proventi per cessione di partecipazioni e accordi transattivi realizzati nel secondo semestre 2014. L'Ebitda (margine operativo lordo) è pari a 1,9 miliardi di euro, in aumento del 5,6% rispetto a 1,8 miliardi di euro del 2013. L'Indebitamento finanziario netto a fine 2014 è pari a 6 miliardi di euro, in aumento di circa 0,7 miliardi di euro rispetto a 5,3 miliardi di euro di fine 2013. La consistenza del personale a fine 2014 è pari a 3.609 unità (erano 3.469 alla fine del 2013, così come rideterminato per tenere conto del cambio metodo di consolidamento ex IFRS 11 delle Joint Venture).
“Anche nel 2014, EGP consolida il proprio percorso di crescita con 1GW di capacità addizionale installata e risultati economici in aumento, nonostante le forti discontinuità registrate nell'anno e la debole congiuntura economica” ha dichiarato Francesco Venturini, Amministratore delegato e Direttore generale di Enel Green Power, commentando i dati. “Lo sviluppo si è concentrato quasi interamente in aree caratterizzate da una forte crescita del settore delle rinnovabili, quali l'America Latina e gli Stati Uniti. La ricerca e la realizzazione di nuovi progetti è stata accompagnata da azioni mirate ad ottimizzare il nostro portafoglio, come la cessione della totalità degli impianti eolici in Francia e la chiusura del contenzioso con lo Stato di El Salvador che ha portato alla cessione della partecipazione in LaGeo, permettendo di accelerare lo sviluppo nei paesi a maggior potenziale”.