Enel, via libera al progetto di integrazione di Enel Green Power
L’operazione si concluderà all’inizio del 2016 con l’addio di EGP alla quotazione in Borsa. Entro cinque anni metà del mix energetico sarà da fonti rinnovabili
Enel sta cambiando pelle: da un lato, vara un progetto per dismissioni da 6 miliardi di euro, da convogliare alla nuova sfida della banda larga; dall’altro, sostiene in maniera sempre più convinta le rinnovabili rispetto alla generazione tradizionale.
L’annuncio viene dato a Londra in occasione della presentazione del piano industriale al 2019, che prevede tra l’altro il raggiungimento di oltre il 50% della capacità installata da fonti rinnovabili. Un obiettivo a portata di mano dopo la decisione, annunciata ufficialmente dall’ad Francesco Starace, dell’integrazione di Enel Green Power nella società capogruppo. Il progetto dovrebbe concludersi nel primo trimestre del 2016 con il delisting del titolo della società green in Borsa. Le assemblee straordinarie di Enel e Enel Green Power per l’approvazione del progetto di scissione sono state convocate per l’11 gennaio prossimo.
I motivi dell’operazione - Enel ha motivato l’operazione parlando di cambiamenti apportati dalla tecnologia “in grado di trasformare le aziende elettriche da semplici produttori e distributori di energia a fornitori di servizi a valore aggiunto. Un fenomeno che fa emergere nuove opportunità di business, che le utilities saranno pronte a cogliere solo se si posizioneranno quali operatori globali e integrati nel sistema elettrico”.
Un motore di profitti nel mondo - In verità, come evidenziano fonti diverse, l’operazione di riassorbimento si basa sulla capacità di produrre profitti di EGP soprattutto in giro pero il mondo. EGP è passata da un incremento dell’ebitda del 38%, passando da 1,3 miliardi di euro nel 2010 (che rappresentava l’8% dell’ebitda Enel) all’1,8 miliardi di euro atteso per la fine del 2015 (pari al 12% dell’ebitda Enel). Inoltre, la società ha anche aumentato la propria presenza internazionale, passando dal 54% al 70% del totale delle attività.
Infine, a fronte delle consistenti opportunità di mercato e in linea con la crescente focalizzazione del Gruppo sulla generazione da rinnovabili, nel prossimo arco di piano (2016-2019) “è previsto un aumento degli investimenti destinati allo sviluppo nelle energie rinnovabili, che saranno superiori al 50% dei nuovi investimenti per la crescita del Gruppo”. “Enel Green Power - ha concluso Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale del gruppo - è uno dei motori dello sviluppo di Enel, motivo per cui sarà al centro del nostro modello integrato di business. La piena integrazione di EGP nel Gruppo Enel ci permetterà di accelerare sia la crescita di EGP sia quella delle altre linee di business”.