Eolico marino. Si è chiuso il progetto europeo Floatech
Sviluppato un codice di simulazione open source e un nuovo modello di stima del costo unitario di produzione dell’energia
Si è concluso all’Università di Berlino il progetto europeo Floatech, dedicato allo sviluppo della tecnologia eolica galleggiante. Nel corso di due giorni di workshop sono stati presentati i principali risultati ottenuti nel progetto che, con la sua estensione Floatfarm, rappresenta il futuro dell’eolico in mare. Il progetto comprende 9 partner provenienti da 4 paesi europei (Francia, Olanda, Germania e Italia). Il progetto è stato finanziato dal programma di ricerca e innovazione Horizon 2020.
Obiettivi
Uno degli obiettivi fondamentali del progetto è stato lo sviluppo e la validazione di un codice di simulazione open source, Qblade-Ocean, per l’analisi del comportamento delle turbine galleggianti, che applica soluzioni di modellazione avanzata e consente di considerare, in maniera integrata, la risposta dei diversi sottosistemi (aerogeneratore, controllo, piattaforma, ormeggi, strutture) che compongono un sistema complesso come una turbina eolica galleggiante.
Sono stati sviluppati due diversi sistemi di controllo innovativo, il primo orientato a ridurre le oscillazioni della piattaforma e le fluttuazioni di potenza di una turbina galleggiante, il secondo inteso a ridurre gli effetti della scia in una fattoria di turbine galleggianti, mirando ad un incremento della produzione energetica complessiva.
Nell’ambito di Floatech, Seapower è stata impegnata in una delle attività conclusive del progetto, connessa con la valutazione tecno-economica delle tecnologie di controllo sviluppate, costruendo un modello di stima del levelized cost of energy (Lcoe), il più comune parametro che stima il costo unitario di produzione dell’energia per MWh generato.
Oltre ai ricercatori dei team direttamente coinvolti nel progetto, che hanno presentato i principali risultati raggiunti, all’evento finale sono intervenuti diversi attori del settore delle energie rinnovabili, tra cui Enrico Degiorgis (policy officer del RTD DG dell’Unione Europea) e Lizet Ramirez (wind offshore senior analyst di WindEurope), la quale ha condotto un dibattito sul futuro del settore galleggiante, cui hanno partecipato esponenti del mondo accademico e dell’industria del settore.