Europa vs. Cina, lo scontro sui pannelli solari approda alla Corte di giustizia
I costruttori Eu ProSun pronti ad avviare un’azione legale
I produttori europei di pannelli solari, raggruppati nell’associazione EuProSun, sono pronti ad andare davanti alla Corte di Giustizia Europea per difendere i loro interessi contro le importazioni cinesi se il negoziato in corso con la Cina non darà risultati soddisfacenti. Secondo la lobbies, le negoziazioni in corso tra la Repubblica Popolare Cinese e la Commissione europea, ormai giunte alla fine, non starebbero portando a niente perché i cinesi non avrebbero alcuna intenzione di arrivare ad un serio accordo.
Davanti ad un atteggiamento conciliante della Commissione, che ha protratto di due mesi i negoziati facendo slittare anche l’applicazione della tariffa intera antidumping, secondo EuProSun i cinesi ne hanno approfittato per spedire in Europa carichi massicci di prodotti destinati alla produzione di energia solare.
L’accordo può essere raggiunto, sottolinea la lobby, ma a patto che si propongano prezzi per i prodotti esportati in Europa che rispecchino i costi reali di fabbricazione, trasporto, interessi e un certo guadagno e che non si superino quantitativi superiori al 50% del mercato europeo. Se non si dovesse arrivare ad un accordo, il 6 agosto scatterà la
misura antidumping decisa dalla Commissione europea e sui prodotti di importazione cinese sarà applicato un dazio del 47%.