FER non fotovoltaiche, il contatore raggiunge quota 5,437 miliardi a fine 2016
L’elaborazione tiene conto degli impianti aggiudicatari delle procedure d’asta; il totale va confrontato con il tetto di 5,8 miliardi
Il contatore delle fonti rinnovabili non fotovoltaiche ha raggiunto, lo scorso 31 dicembre, il costo indicativo medio di 5,437 miliardi di euro. Lo rende noto sul suo sito il Gse. Tale ammontare va confrontato con il tetto di 5,8 miliardi di euro. L’elaborazione tiene conto degli impianti aggiudicatari delle procedure d’asta ai sensi del DM 23/6/2016. Tali impianti, che entreranno gradualmente in esercizio entro il 2021, determinano un impatto complessivo di circa 45 milioni di euro sul contatore, solo una parte dei quali contribuisce al costo medio attuale. Nel contatore rientrano gli oneri d’incentivazione riguardanti gli impianti CIP 6 (quota rinnovabile), l’incentivo sostitutivo dei Certificati Verdi e le Tariffe Onnicomprensive (DM 18/12/2008), gli impianti incentivati mediante il Conto Energia per il solare termodinamico e quelli in esercizio ai sensi del DM 6/7/2012 e del DM 23/6/2016 (FER non fotovoltaiche).