Fotovoltaico, Bruxelles smentisce Pechino sul fallimento dei negoziati: per l’Europa, le trattative si apriranno a giugno
La precisazione giunge dalla Commissione Ue, dopo che la Camera di Commercio cinese per i prodotti elettronici ha annunciato la totale chiusura europea alle proposte d'intesa cinesi
Nessun fallimento dei negoziati, per ora, e quindi dialogo ancora aperto con la Cina in merito ai prezzi praticati dalle sue imprese per i pannelli solari, argomento sul quale Bruxelles ha aperto un'indagine anti-dumping e per il quale intende apporre dazi provvisori in media del 47% a partire dai primi di giugno.
È la precisazione che giunge dalla Commissione Ue, dopo che la Camera di Commercio cinese per i prodotti elettronici (Cccme) ha annunciato la totale chiusura alle proposte d'intesa cinesi da parte di Bruxelles, che le avrebbe “fermamente e interamente respinte” e per di più “senza spiegazioni”.
“Queste affermazioni sono scorrette e fuorvianti - ha affermato il portavoce del commissario Ue al commercio Karel De Gucht - per una semplice ragione: non c'è ancora nessun negoziato in corso tra l'Ue e la Cina sul caso anti-dumping dei pannelli solari”. La procedura legale prevede infatti che i negoziati possano essere avviati solo dopo la pubblicazione dei risultati preliminari dell'inchiesta in corso, attesi per il 5 giugno e che fanno seguito all'apertura del dossier nello scorso settembre. È in questa occasione, con la loro pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'Ue, che Bruxelles intende - a scopo cautelativo - imporre dazi provvisori, prima della decisione finale che dovrà essere presa per l'inizio di dicembre.
“Ci sono stati vari contatti a livello sia politico che tecnico e sono ancora in corso discussioni costruttive per trovare soluzioni”, ha assicurato il portavoce di De Gucht, che ha tuttavia deplorato l'atteggiamento della Cccme: “non ci riconosciamo in queste dichiarazioni”, ha detto.