Ginevra scommette sul geotermico. E comincia a scavare
L’amministrazione sta studiando il terreno avvalendosi di appositi veicoli, i camion vibratori, che in base alle onde emesse dalle rocce e dai sedimenti fino a 1.500 metri di profondità sono in grado di capire la sua conformazione
Ginevra ha deciso di scommettere sull'energia geotermica. Per questo le autorità della città elvetica stanno studiando il terreno avvalendosi di appositi veicoli, i camion vibratori, che in base alle onde emesse dalle rocce e dai sedimenti fino a 1.500 metri di profondità sono in grado di capirne la conformazione. Le autorità del cantone svizzero, leggiamo su Italia Oggi, vogliono ridurre la dipendenza dalle risorse energetiche tradizionali, in gran parte importate. Attualmente, l'energia viene principalmente dal petrolio (50%), seguito dal gas naturale (27%) e dallo sfruttamento idrico (21%). Le prime stime dicono che le acque sotterranee potrebbero coprire fino al 66% del fabbisogno di calore e una quota significativa della domanda di elettricità entro una decina d'anni. Non è dello stesso avviso la confederazione svizzera, che punta ad un apporto geotermico del solo 15% entro il 2050. Ginevra si muove dunque da sola su questo percorso. Secondo Antonio Hodgers, consigliere di stato ginevrino all'energia, questa impostazione non era prevista, ma la frenata della confederazione è soltanto provvisoria. Lo stesso cantone, comunque, si sta muovendo con prudenza per non creare malcontento: gli scavi ad alta profondità per la produzione di elettricità avranno luogo solo una volta terminata la fase di indagine.