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Surprais! (Ri)scoperto in Irpinia un grande giacimento geotermico noto dagli anni ‘50

where Firenze when Mer, 12/02/2025 who roberto

La ricerca dei cnr di Firenze e Roma pubblicata su Renewable Energy ha reinterpretato i dati raccolti a Guardia Lombardi con le informazioni sulla stratigrafia dei pozzi, dimostrando che il ricorso a dati oil&gas preesistenti consente di risparmiare tutti i costi relativi alle fasi di esplorazione
di Roberto Bonafini

Lo storico giacimento Eni di Guardiageotermia.jpg Lombardi in Irpinia già perforato dagli anni ’50 alla ricerca di gas e petrolio racchiude un prezioso capitale rinnovabile sotto terra: grazie ad acqua a 125° che si trova a oltre 2 km di profondità, contiene un promettente tesoro geotermico. La scoperta – leggiamo su Itvonline - è frutto della ricerca dei Cnr di Roma e Firenze, del consorzio interuniversitario nazionale per la scienza di Firenze, e di Gartner Italia e parte del Progetto Vigor, per la valutazione del potenziale geotermico in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico. I dati dello studio dal titolo “Riutilizzo dei dati di esplorazione di petrolio e gas per ridurre i rischi dei progetti geotermici: il caso di studio di Guardia Lombardi” sono stati pubblicati sulla rivista Renewable Energy.
 
Lo studio
Il team di ricerca propone uno studio di fattibilità geotermica dell'area di Guardia Lombardi in provincia di Avellino, a partire dalla valutazione del potenziale geotermico e del suo sfruttamento, effettuata utilizzando dati petroliferi di sottosuolo d'epoca, fino alla progettazione di un sistema di riscaldamento e raffreddamento e produzione di energia elettrica. Viene inoltre presentata la valutazione costi-benefici del progetto geotermico. Tutto nasce dal progetto Vigor che ha reinterpretato i dati raccolti da Eni, serviti per calibrare il set di dati sismici con le informazioni sulla stratigrafia dei pozzi, per definire il contesto stratigrafico del sottosuolo e per valutare le proprietà rilevanti delle rocce (ad esempio, temperature, presenza di sistemi di fratture e faglie, composizione e pressione del fluido e altri).
Questi parametri sono fondamentali per valutare il potenziale geotermico dell'area di studio. Per questo scopo, oltre alle informazioni sulla posizione del pozzo (ad esempio, le coordinate della testa del pozzo, profondità totale e altri) e sulla stratigrafia, sono state incorporate nel database anche le principali proprietà della roccia (ad esempio, temperature, composizione e pressione del geo-fluido).
 
I risultati
La ricostruzione del contesto strutturale e stratigrafico e l'analisi delle principali proprietà delle rocce “suggeriscono l'esistenza di un serbatoio geotermico nel sottosuolo dell'area di Guardia Lombardi. Gli elevati valori di porosità e permeabilità, le alte temperature e la presenza di un acquifero adatto, rendono i carbonati della Piattaforma Pugliese ottime rocce serbatoio, mentre la litologia marnoso-argillosa e i bassi valori di permeabilità rendono le unità alloctone e plioceniche sovrastanti efficaci rocce di copertura”. L'analisi dei dati di pozzo ha rivelato la presenza di due principali intervalli stratigrafici nel sottosuolo dell'area di studio, dal basso verso l'alto: rocce carbonatiche fratturate (cretaceo-eocene), appartenenti alla piattaforma carbonatica pugliese, e formazioni marnoso-argillose, appartenenti alle unità alloctone e plioceniche.
 
Il beneficio dei dati pre-esistenti
Nonostante alcune limitazioni nella qualità dei dati discusse nella sezione dati e metodologia, il caso di studio – sostengono i ricercatori - dimostra che “la disponibilità di serie di dati O&G preesistenti consente di risparmiare tutti i costi relativi alle fasi di esplorazione. Inoltre, i rischi minerari della fase di esplorazione geotermica vengono eliminati o ridotti in modo significativo. Per questi motivi, la ricerca ritiene che una rivalutazione del potenziale geotermico dei bacini di idrocarburi già esplorati, diffusi in tutto il mondo, potrebbe incoraggiare l'uso dell'energia geotermica e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di carbon neutrality, con conseguenti benefici ambientali, economici e sociali.
 
Il progetto Vigor
Il progetto Vigor, per la valutazione del potenziale geotermico in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, è nato da un’intesa operativa tra il ministero dello Sviluppo Economico e il Consiglio Nazionale delle Ricerche - dipartimento terra e ambiente – dta (attuale dipartimento di scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente) nell’ambito del Poi Energie rinnovabili e risparmio energetico 2007-2013, con un investimento di 8 milioni di euro. Sono state selezionate 8 aree pilota per la realizzazione di studi dettagliati con dati di perforazione: Bari e Santa Cesarea Terme (Lecce) in Puglia; Rende (Cosenza) e Terme Caronte (Catanzaro) in Calabria; Guardia Lombardi (Avellino) e Mondragone (Caserta) in Campania; Mazara del Vallo (Trapani) e Termini Imerese (Palermo) in Sicilia.
Vigor nasce dall’esigenza di creare condizioni favorevoli alla progettazione e proporre modelli d’intervento integrati in relazione alla produzione di energia da fonte geotermica. Avviato a ottobre 2010, ha messo a disposizione dei territori gli elementi di conoscenza necessari (in termini di fattibilità tecnica ed economica) ad effettuare progetti esecutivi di utilizzo delle risorse geotermiche in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia per produrre energia elettrica per la climatizzazione di ambienti e nell’ambito di ulteriori utilizzi dell’energia termica in campo industriale. A Vigor hanno partecipato 10 Istituti Cnr, le principali Università dei territori interessati ed altri enti di ricerca, quali Ingv e Amra.
 
Leggi lo studio sul giacimento di Guardia Lombardi https://www.sciencedirect.com/scienc...
Ecco tutti i progetti geotermici del progetto Poi www.poienergia.gov.it/index.php/i-no...

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