Idroelettrico, Lombardia: le concessioni scadute sono la nostra priorità
Per Massimo Sertori, assessore regionale agli Enti locali e Montagna serve una maggiore compensazione ai territori
"Oggi ci sono tutte le condizioni politiche per affrontare seriamente il complesso e delicato tema dell'idroelettrico. E ovviamente il territorio deve essere protagonista". Lo ha detto Massimo Sertori, assessore regionale agli Enti locali, Montagna, Piccoli Comuni e Risorse energetiche, a margine di un convegno a Palazzo Pirelli.
Proventi da idroelettrico, risorsa per i territori - "Ci sono una serie di concessioni idroelettriche che sono scadute ed è evidente che siamo di fronte ad un vuoto legislativo. La legge regionale infatti - ha sottolineato Sertori - prevedeva una prosecuzione temporanea sulle concessioni scadute a fronte di canoni aggiuntivi e attualmente sono in corso una serie di ricorsi e di discussioni sul tema. È arrivato quindi il momento di affrontare la questione in modo serio e risolverla dato che, tra l'altro, penalizza anche le aziende che trovano difficoltà nella programmazione del lavoro e degli investimenti".
Fondamentale compensazione territoriale - "A fronte della situazione attuale - ha precisato - nel contesto del rinnovo delle concessioni deve essere chiaro che come priorità deve esserci la compensazione territoriale per l'individualizzazione di quali saranno i futuri concessionari. I proventi derivanti dall'utilizzo dell'idroelettrico rappresentano una risorsa importante, che genera energia verde e che deve necessariamente essere gestita in maniera ottimale".
Servizi e benefici ai cittadini della montagna - "La produzione di energia idroelettrica - aggiunge Sertori - è una delle poche attività che non è possibile delocalizzare. Le dighe infatti sono posizionate sulle nostre montagne e i territori che ospitano questi bacini pagano delle problematiche a valle, che è giusto compensare con benefici diretti ai cittadini, come ad esempio i servizi a disposizione che, a parità di qualità, in montagna comportano costi maggiori: una sensibilità che sono certo che questo Governo abbia e che stia portando avanti tra gli argomenti all'ordine del giorno. Indipendentemente da quale sarà la soluzione finale, dovrà necessariamente coinvolgere i territori su cui insiste la presenza delle dighe" ha concluso Sertori.