Irena, nel 2021 sono stati creati nel mondo 700mila posti di lavoro con le rinnovabili
La sola Cina rappresenta il 42% dei posti di lavoro totali del settore, l'Unione Europea e il Brasile rappresentano il 10% ciascuno
Lo sviluppo delle energie rinnovabili in tutto il mondo ha creato 700mila posti di lavoro nel 2021, nonostante "gli effetti persistenti del Covid-19 e l'aumento della crisi energetica". Lo ha annunciato l'agenzia internazionale Energie rinnovabili (Irena). In totale, il numero di posti di lavoro nel settore globale delle energie rinnovabili (solare, eolico, idroelettrico, biocarburanti, biogas, geotermico) ha raggiunto 12,7 milioni nel 2021 rispetto ai 7,28 milioni di dieci anni fa (2012) e ai 12 milioni nel 2020, due terzi essere in Asia. La sola Cina rappresenta il 42% dei posti di lavoro nel settore, l'Unione Europea e il Brasile rappresentano il 10% ciascuno, gli Stati Uniti e l'India il 7%, indica Irena nel suo rapporto. Il principale settore in crescita è il fotovoltaico, che dà lavoro a circa 4,3 milioni di persone in tutto il mondo. Di questo totale, la Cina ha rappresentato il 40% dei nuovi progetti solari, seguita da Stati Uniti, India, Brasile e Germania.
Re Rebaudengo, 500.0000 posti in più al 2030
Intanto Agostino Re Rebaudengo, che presiede l'associazione del settore elettrico Elettricità Futura, nel corso di un convegno sulle rinnovabili alla sede del Gse (Gestore dei servizi energetici) ha detto che "se riuscissimo a installare 85 gigawatt di rinnovabili al 2030, potremmo avere 500.000 posti di lavoro in più e 300 miliardi di investimenti". "Gli effetti del decoupling (lo sganciamento del prezzo dell'elettricità da rinnovabili dal prezzo dell'elettricità dal gas, n.d.r.) mai come oggi li possiamo vedere in Italia” ha quindi aggiunto Re Rebaudengo, ricordando anche che “il prezzo dell'energia da rinnovabili oggi nel nostro paese non è mai stato così basso e che "le rinnovabili sono un'opportunità importante per l'autonomia energetica".