Irex Index in ripresa a maggio, ma restano le incertezze
Dopo il lieve calo (-2,0%) di aprile, il mese scorso ha visto l’indice Irex delle small mid cap pure renewable quotate in Borsa Italiana recuperare l’1,7%
di Alessandro Marangoni*
La crescita mondiale continua a rimanere incerta, frenata da uno scenario di forte inflazione e di politica monetaria restrittiva che rischia di pesare sulla ripresa post-pandemica. L’economia globale è stimata al +2,1% nel 2023 ed al +2,4% nel 2024. Sebbene le aspettative di crescita siano migliorate rispetto all’inizio dell’anno, la previsione risulta più bassa di un punto percentuale rispetto allo scorso anno (fonte Banca Mondiale).
L’aspettativa migliore riguarda soprattutto la Cina (+5,6%) mentre per le economie avanzate (USA, Unione Europea e Giappone) la previsione di crescita è dello 0,7% anno su anno contro il +2,6% del 2022. Pechino sta beneficiando della politica di riapertura post Covid anche se l’inflazione globale può pesare sulla domanda esterna e causare un rallentamento della produzione (come già successo in aprile). La crescita dei prezzi al consumo resta elevata anche se non mancano segnali di miglioramento. Nell’area euro l’inflazione è attesa al 6,1%, più bassa sia del 7% di aprile sia dell’8,1% di maggio 2022. L’inflazione core risulta, però, salita anno su anno al 5,3%. In tale scenario non sembra esserci spazio per un allentamento della politica monetaria, tanto che la presidente della BCE ha recentemente dichiarato che i tassi ufficiali saranno portati a livelli sufficientemente restrittivi, rimanendoci finché sarà necessario per raggiungere l’obiettivo di contenimento dell’inflazione. In questo quadro, il PIL italiano è atteso a +1,2% nel 2023 e +1,1% nel 2024 (fonte Istat). È stata rivista al rialzo (+0,1 punti) la variazione acquisita del primo trimestre (già superiore a quella dell’area euro) e ora pari a +0,9%. Il prodotto è trascinato sostanzialmente dalla crescita della domanda interna, con un aumento dei consumi delle famiglie, delle istituzioni sociali private e della pubblica amministrazione. Diminuisce leggermente anche la disoccupazione, al 7,8% ad aprile. Virano in negativo le Borse europee. Peggio di tutte fa Parigi, con -5,2% dell’indice Cac a maggio. Appena sopra il FTSE All-Share, che chiude con un calo del 3,8%. Leggermente meglio fanno l’Ibex spagnolo (-2,1%) e il Dax tedesco (-1,6%). Il FTSE Italia Energia registra un calo molto pesante dopo la parentesi positiva di aprile, chiudendo a -8,2%. Il risultato segue il vistoso calo dei greggi: -11,8% del WTI, che chiude maggio a 67,6 $/b, e -8,6% del Brent, che scende a 72,6 $/b. Scende anche il gas: il TTF perde il 32,7% su base mensile e chiude a 25,8 €/MWh. In Italia il PUN risente della ritirata dei prezzi del gas, cedendo il 21,7% rispetto alla media di aprile e posizionandosi poco sopra i 105 €/MWh.
Di converso, i titoli delle rinnovabili italiane tornano a crescere. Dopo il lieve calo (-2,0%) di aprile, maggio ha visto l’indice Irex delle small mid cap pure renewable quotate in Borsa Italiana recuperare l’1,7%. Il listino mostra, comunque, due facce. Da una parte, le best performer crescono con una velocità contenuta, dall’altra le worst performer segnano il passo con cali percentuali mensili a doppia cifra. Il titolo migliore è quello di Alerion (+3,1%), seguito da Ecosuntek (+2,9%). Il -24,1% fatto segnare da EEMS è, invece, il peggior risultato del mese, seguito dal -21,8% di Agatos. Positivi i risultati del primo trimestre 2023 per Alerion. I ricavi sono cresciuti del 6,7% e l’EBITDA dell’1,3%. In maggio sono state eseguite diverse operazioni di acquisto di azioni proprie fino a oltre 340.000, rappresentative dello 0,63% del capitale. Il CdA di Ecosuntek ha approvato la compravendita tra la controllata Eco Trade S.r.l. e la correlata Fin. Doc. S.r.l., operazione che rientra nel piano di sviluppo di Eco Trade nei mercati internazionali, grazie all’acquisizione di un impianto fotovoltaico in Romania. La società ha approvato il bilancio 2022, che segna volumi, ricavi e margini in forte crescita (+375% e +174%) e la prosecuzione dello sviluppo nella generazione di energia elettrica.
Per EEMS continua per tutto maggio l’emissione di nuove azioni ordinarie a favore di Negma Group Investment LTD. A fine mese il capitale sociale è arrivato a 2,049 milioni di euro, suddiviso in 521,746 milioni di azioni ordinarie. Anche Seri Industrial ha approvato il bilancio 2022. L’azienda di San Potito Sannitico (CE) ha chiuso lo scorso anno con un utile di 5,3 milioni di euro. In ottica futura, intende proseguire il percorso verso i mercati legati alla transizione energetica attraverso modelli di economia circolare con la realizzazione del progetto “Unilever-Pozzilli”, in partnership con Unilever, e del progetto “Teverola 2”, nell’ambito del progetto europeo IPCEI Batterie 1. Il primo progetto prevede la riconversione dello stabilimento di detersivi Pozzilli per realizzare un impianto per la produzione di plastica riciclata. Il secondo, che prevede 506 milioni di euro di investimenti, intende costruire una gigafactory di batterie agli ioni di litio con una capacità di 8,5 GWh/anno nella stessa area dell’impianto Teverola 1 e sviluppare una linea pilota per il riciclo.
Nonostante il risultato positivo dell’Irex Index, le rinnovabili italiane in Borsa risentono dello stato di incertezza su numerosi fronti. Per completare il quadro normativo-regolatorio che potrebbe spingere gli investimenti per la transizione energetica mancano all’appello provvedimenti chiave come quello sulle aree idonee e sui meccanismi di sostegno come il DM FER1bis e il DM FER2. Rimane sospeso anche il provvedimento sugli incentivi alle comunità energetiche, nonché le aste e il mercato “time-shifting” di cui all’art. 18 del D.Lgs. 210/2021 per gli accumuli. La pubblicazione della bozza di Piano Energia e Clima da parte del MASE, attesa entro giugno, potrebbe sbloccare la situazione, sciogliendo alcuni nodi, tra cui quello del futuro dell’eolico offshore.
*Alessandro Marangoni è amministratore delegato di Althesys, la società di consulenza che cura l’indice Irex