Italia Solare a Pichetto Fratin: il fotovoltaico non necessita di incentivi, ma di un quadro di regole semplice e stabile
Per l’associazione, è più utile ridurre la spesa energetica solo per i più bisognosi, utilizzando le risorse per favorire soluzioni strutturali
Italia Solare ha chiesto in una lettera al Governo che si smetta di fare interventi a pioggia finalizzati per contrastare il caro energia. “Sarebbe invece più utile - spiega l’associazione - abbattere la spesa energetica solo ai più bisognosi, utilizzando le risorse così liberate per favorire soluzioni strutturali contro il caro-energia, come l’installazione di impianti fotovoltaici e la fornitura di energia da fotovoltaico”.
Le priorità
Tre le priorità per gli operatori del settore: agevolare la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici, in particolare in autoconsumo, e le comunità energetiche, sia completando il quadro normativo, sia valutando misure di sostegno alle imprese produttive che si dotano degli impianti; facilitare il trasferimento ai consumatori dell’energia prodotta da impianti fotovoltaici (e più in generale rinnovabili) già in esercizio poiché risulta essere la più economica; applicare in modo equo e non discriminatorio il regolamento (UE) 2022/1854 del Consiglio del 6 ottobre 2022 relativo a un intervento di emergenza per far fronte ai prezzi elevati dell'energia, correggendo le storture generate da alcune disposizioni introdotte dal precedente governo. In particolare, i ricavi di mercato dei produttori ottenuti dalla produzione di energia elettrica siano limitati a un tetto massimo di 180 €/MWh nel periodo 1° dicembre 2022 - 30 giugno 2023.
La preoccupazione
A tal proposito Italia Solare manifesta forte preoccupazione sul provvedimento, inserito nella legge di bilancio appena annunciato, che esclude dall’applicazione del cap gli impianti fotovoltaici incentivati. Si continua a non capire che gli impianti incentivati con il Conto Energia sono costati da 4 a 7 volte di più degli impianti attuali, mentre per la maggior parte degli impianti la somma incentivo + cessione energia, a causa del price cap a circa 60 euro/MWh, è compresa tra i 210 e i 310 euro/MWh, neanche 2 volte il price cap attualmente previsto nella legge di bilancio.