La Mafia green – Bloccata in Sicilia operazione di riciclaggio legata alle rinnovabili
Arrestate sei persone vicine al boss latitante Messina Denaro. L'indagine, che parte nel 2007, ha scoperto l'esistenza di un'organizzazione in grado di monitorare le opere legate a impianti eolici, fotovoltaici e alle biomasse
Nell'operazione dei carabinieri che ha portato all'arresto di sei persone ritenute vicine al boss latitante Matteo Messina Denaro, è stato anche sequestrato l'intero capitale sociale di due srl: la Salemitana Calcestruzzi, con sede a Salemi, e la Spallino Servizi, di Castelvetrano, il cui valore è stimato in 10 milioni di euro. L'indagine, che parte nel 2007, ha scoperto l'esistenza di un'organizzazione in grado di monitorare le opere legate a impianti eolici, fotovoltaici e alle biomasse, mediante il sostegno – riferisce l’Ansa - dell'allora consigliere comunale di Castelvetrano Santo Sacco. L'esecuzione dei lavori avveniva attraverso una rete di società controllate da Salvatore Angelo, di Salemi. Grazie ad Angelo, l'organizzazione aveva messo le mani sui parchi eolici di ''San Calogero'' di Sciacca (AG), “Eufemia” di Santa Margherita Belice (AG), Contessa Entellina (PA), “Mapi” di Castelvetrano (TP) e Montevago (AG), nonché del parco fotovoltaico di Ciminna (PA). Angelo destinava parte dei proventi all'associazione mafiosa, e in particolare al latitante Messina Denaro.