Il Ministero dello sviluppo economico annuncia la revisione del decreto sul biometano
Lo ha detto Giovanni Perrella, Ministero dello Sviluppo Economico, al Biometano Day a Tortona
“Mi sento di poter dire che tra qualche mese ci saranno aggiustamenti e novità che daranno un forte sviluppo al biometano, che verosimilmente verrà incentivato con un nuovo sistema dal 2017 al 2022”. Lo ha detto Giovanni Perrella, Ministero dello Sviluppo Economico, al Biometano Day a Tortona. A oltre due anni dalla sua introduzione, il decreto sul biometano non ha infatti conseguito gli obiettivi di far nascere una nuova filiera. “ Il decreto rivisto - ha aggiunto - terrà conto delle criticità sollevate dagli addetti ai lavori, una su tutte quelle dei compostatori”.
La quota rinnovabili nei trasporti - Uno dei principali motivi che hanno mosso il governo a considerare prioritario uno sviluppo accelerato del biometano per autotrazione è la situazione delle emissioni, ormai stabilmente fuori dai limiti in molte città italiane. Inoltre, come affermato da Franco Del Manso, Unione Petrolifera, la quota delle rinnovabili nei trasporti è ferma al 5%, a fronte di un obiettivo per il 2020 del 10 %, e a partire dal 2018, quando sarà introdotta una quota crescente di carburanti avanzati, il biometano potrebbe essere l’unico biocarburante disponibile in possesso dei requisiti di sostenibilità europei.
“Da tempo, come FIPER e Agroenergia, - ha dichiarato Piero Mattirolo, ad di Agroenergia e membro del comitato scientifico di FIPER - abbiamo evidenziato la forte distanza tra gli obiettivi di grande sviluppo per il biometano e la realtà dei notevoli freni posti dalla struttura del decreto del 5/12/2013. Siamo molto fiduciosi - continua Mattirolo - che questo messaggio sia stato raccolto e siamo convinti che la via italiana possa divenire un modello virtuoso per l’Europa, verso la riduzione delle emissioni e la crescita dei carburanti avanzati”.
“Siamo molto soddisfatti - ha detto la vice presidente FIPER, Federica Galleano - che il Governo abbia preso atto delle criticità evidenziate da FIPER e da altri operatori di settore riguardo l’impostazione del DM 5/12/2013 e stia provvedendo alla definizione di un provvedimento correttivo nell’ottica di favorire il raggiungimento dell’obiettivo italiano di produzione del 10% di impiego di fonti rinnovabili nel settore dei trasporti. Come operatori di settore siamo disponibili ad avviare un confronto con il MISE sul tema e pronti a fare la nostra parte”.