Il no alle rinnovabili. Raccolte le prime 20mila firme per fermarle in tutta Italia
Fra le migliaia di sottoscrizioni di una petizione inviata tra gli altri alla premier Meloni e al ministro Pichetto, quelle di numerose personalità della cultura impegnate nella tutela
Vengono inviate in questi giorni a Roma le prime 20mila firme di una petizione popolare promossa all'associazione ecologista Gruppo intervento giuridico per una moratoria su tutto il territorio nazionale degli impianti di energia da fonti rinnovabili.
I firmatari
Obiettivo del gruppo sardo, è quello di "consentire una reale pianificazione energetica rispettosa di ambiente e territorio" riassunta nello slogan “Si all'energia rinnovabile, no alla speculazione energetica”.
Fra le migliaia di sottoscrizioni, quelle di personalità della cultura impegnate nella tutela paesaggistica - fra queste Caterina Bon Valsassina, dirigente del ministero della Cultura e direttrice dell'Istituto Centrale del Restauro, Margherita Eichberg, Soprintendente per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e l'Etruria Meridionale, Gino Famiglietti, dirigente del ministero della Cultura -, archeologi - fra loro Carlo Tronchetti, Angela Antona, Margherita Corrado -, uomini di scienza, come l'antropologa Maria Gabriella Da Re, lo psicoterapeuta Alberto Schön, il biologo ed etologo Sandro Lovari, personalità impegnate nella società, in politica e nell'economia, da Renato Soru a Vannozza Della Seta e a Cesare Baj, personaggi dello spettacolo, come la cantante Nada, impegnata da tempo per contrastare la speculazione energetica nella sua Maremma. La petizione è indirizzata alla premier Giorgia Meloni, al ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, al ministro della Cultura Alessandro Giuli e al ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida.
I numeri
Secondo il Grig, “il fenomeno della speculazione energetica, oltre che in Sardegna, è pesantemente presente in modo particolare nella Tuscia, in Puglia, nella Maremma, in Sicilia e sui crinali appennnici”. In tutto il territorio nazionale - ricorda l'associazione - le istanze di connessione di nuovi impianti presentate a Terna al 31 agosto 2024 risultano complessivamente ben 5.999 pari a 342,10 GW di potenza. “Solo in Sardegna sono 804 i progetti presentati per 53,78 GW di potenza: quasi 30 volte la potenza degli impianti oggi esistenti nell'Isola, ben sette volte l'obiettivo al 2030 stabilito in sede comunitaria".