torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Il no alle rinnovabili. Dalla Sardegna al dietrofront dei governatori, i paesaggisti esultano

where Roma when Mer, 09/10/2024 who roberto

Sulle rinnovabili è nato un movimento trasversale ai territori, un’onda travolgente nata in Sardegna, arrivata ormai nel centro Italia, dicono Coalizione art.9 e Italia Nostra che ha eletto il nuovo presidente Edoardo Croci

La rivincita del paesaggio articolo-9costituzione-italiana.jpge del territorio: così  si esprimono Italia Nostra e la Coalizione Art. 9 ( che riunisce Altura, Amici della Terra, Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, Assotuscania, Cnp, Comitato per la Bellezza, Enpa, Italia Nostra, LIPU, Mountain Wilderness, Movimento Azzurro, Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio, Pro Natura, Rete della Resistenza sui Crinali, Wilderness Italia) “di fronte al proliferare indiscriminato di eolico e mega-fotovoltaico, viene riconosciuto dalle comunità locali il valore del paesaggio e chiesta a gran voce una corretta pianificazione della transizione energetica”.
 
La soddisfazione di Coalizione art.9 
“La Coalizione Art. 9 – si legge in una nota - saluta con soddisfazione le prese di posizione di governatori regionali, sindaci e amministratori locali che da tante parti della penisola si sono attivati in difesa dei diritti delle comunità. Quando ai cittadini viene tolto il diritto alla qualità della vita, al proprio paesaggio e ambiente o, peggio, il pieno godimento della proprietà, neanche la propaganda e la narrazione dell'Anev o dalle sue associazioni ancillari (spesso mosche cocchiere capitanate da Legambiente), può negare una importante verità: e cioè che la transizione, sia per l’impatto enorme che avrà sulle economie europee che sulla vita dei cittadini, non può essere calata dall’alto né decisa nelle segrete stanza di multinazionali energetiche”.
 
Sardegna, Bolsena e Tuscia 
Oggi una diversa idea sull’eolico e il fotovoltaico nei campi agricoli “la scrive il popolo sardo, insieme ai promotori della proposta di legge di Pratobello, ai suoi 210mila firmatari e a coloro che da mesi manifestano, sempre numerosi e convinti, accanto ai tanti sindaci alla guida del movimento. Ma anche gli intellettuali che hanno meritoriamente messo la loro faccia nell'appello per Orvieto e per il Lago di Bolsena, per tentare di arrestare l’indecente accanimento di progetti che si concentrano nella Tuscia. I paesaggisti citano anche le associazioni ed i comitati (decine e decine) che hanno costituito la Coalizione Transizione Energetica Senza Speculazione Tess, per difendere i crinali appenninici dalla speculazione eolica, che vive di sussidi e non si cura dei rischi idrogeologici per i versanti montuosi e della distruzione della ricca biodiversità conservata nelle aree interne.
Finalmente, ricordano ancora, anche i presidenti delle regioni più aggredite stanno iniziando a comprendere la necessità di dare massima attenzione al fenomeno, come sta facendo in questi giorni il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha dichiarato: “Sulle FER, l’esperienza della Sardegna è preziosa. Siamo al lavoro sulle aree non idonee e in quelle non ci devono essere impianti, sennò scendo in piazza”.
 
Edoardo Croci è il nuovo presidente di Italia Nostra
Edoardo Croci, professore di economia ambientale all'Università Bocconi, è stato intanto eletto presidente nazionale di Italia Nostra. Croci, già vicepresidente nella precedente consigliatura, ricopre anche la carica di Presidente della sezione di Milano.  Insieme a lui, in occasione dell'insediamento del nuovo Consiglio Direttivo Nazionale dell'associazione, sono stati nominati i nuovi organi direttivi nazionali con tre vicepresidenti – Maria Francesca Arena, Luigi Colombo e Maurizio Sebastiani – e cinque membri di giunta – Adriana Chirco, Carlo De Giacomo, Maria Rosaria Iacono, Vitantonio Iacoviello e Angelo Malatacca.  “In prossimità della celebrazione dei 70 anni di Italia Nostra - dichiara - oggi il suo ruolo di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale, del paesaggio e dell’ambiente è quanto mai attuale. Attraverso le 200 sezioni e quasi 10.000 soci sul territorio italiano, l’associazione svolge un’attività continua di presidio e proposta per preservare l’identità culturale e la qualità ambientale del territorio, anche attraverso interventi esemplari di gestione di beni pubblici e partecipazione dei cittadini.”

immagini
art.9