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Nomisma Energia: le biomasse sono più inquinanti delle fonti fossili. Fiper non ci sta: “Realtà più complessa”

where Roma when Mar, 19/02/2013 who redazione

Nel mirino di uno studio commissionato da Assogasliquidi l’impatto provocato delle polveri sottili. Per Giuseppe Tomassetti, membro del consiglio scientifico della Fiper, le conclusioni sono però basate su valori “medi”, non adeguati a descrivere globalmente la situazione

Non sempre le energie rinnovabili fanno bene all'ambiente: è il caso delle biomasse utilizzate per il riscaldamento che emettono nell'atmosfera più polveri sottili rispetto alle fonti fossili tradizionali. Sono i risultati di una ricerca  di Nomisma Energia sulle biomasse termiche presentata durante il convegno “I combustibili da riscaldamento in Italia”, organizzato da Assogasliquidi.
Il confronto tra i combustibili, spiega poi il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, “rileva che le biomasse termiche emettono bruciando, anche nelle migliori condizioni, oltre 1000 volte più particolato fine delle fonti gassose come il Gpl”.
Tabarelli evidenzia anche i vantaggi delle biomasse, come il minor costo e le ridotte emissioni di CO2, ma fa presente che “non dobbiamo dimenticare la priorità ambientale della qualità dell'aria. Per quanto riguarda le emissioni di polveri, Nox, diossina, l'utilizzo delle biomasse comporta attualmente emissioni molto più consistenti rispetto ai combustibili tradizionali e, in particolare, a quelli gassosi”.
A difesa delle biomasse e in risposta allo studio di Nomisma è intervenuto Giuseppe Tomassetti, membro del Consiglio scientifico di Fiper, che parla di “conclusioni basate su valori ‘medi’ non adeguati a descrivere una situazione molto più complessa.
“Lo studio di Nomisma - si legge nella nota - valuta un valore che non alcuna validità rispetto alla coesistenza di milioni di impianti obsoleti e la crescente diffusione di impianti moderni.  Il tema, a questo punto, è come favorire la rottamazione dei vecchi impianti, di competenza prevalentemente locale, per affrontare l’inquinamento atmosferico”.
Non vanno dimenticati poi altri aspetti ambientali, insiste Tomassetti: “Primo: l’impiego delle biomasse è la via più economicamente efficiente per ridurre le emissioni climalteranti, rispetto a eolico e fotovoltaico; secondo, i boschi italiani sono abbandonati con forti rischi di incendi che producono emissioni, rischi idrogeologici, frane ed alluvioni. Il ritorno ad una gestione corretta dei boschi, degli alvei eccetera è un assaggio fondamentale per la protezione del territorio; terzo: il rilancio della domanda di biomassa, a prezzi sostenuti, sta sostenendo le aziende forestali, con nuova occupazione ed investimenti nelle tecnologie di esbosco e promozione dell’economia nelle valli, con forti ricadute locali”.

Leggi qui lo studio di Nomisma Energia

Il comunicato Fiper con la replica: www.fiper.it

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